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Memoria olfattiva: come viene sfruttata dal marketing

Ecco la guida che ti svelerà tutto sulla memoria olfattiva e come questa viene sfruttata anche dal marketing

Vi è mai successo di sentire un particolare profumo e d’improvviso veder riaffiorare ricordi ed emozioni passate? Avete mai sentito parlare della memoria olfattiva?

L’olfatto è il più misterioso dei sensi, forse quello che più incide sul nostro inconscio. Sono ancora tante le perplessità sull’esatto “funzionamento” della memoria olfattiva, di certo se la memoria avesse un senso si chiamerebbe olfatto! Un profumo appena carpito, può aprire la porta di ricordi antichi.

Il profumo dei biscotti, quelli che cucinava tua madre, il profumo del giardino di casa dei tuoi, l’odore di zucchero filato alla vecchia sagra del paese, semplici profumi che ricordano l’infanzia e che aprono il cassetto delle emozioni.

Questo fenomeno è definito “sindrome di Proust” ( dal nome dello scrittore Marcel Proust, il primo che descrisse un evento simile), secondo la quale gli odori sono in grado di richiamare alla memoria episodi autobiografici in modo estremamente vivido, dettagliato ed emotivamente connotatogli, grazie all’attivazione della memoria episodica.
Inoltre, la vicinanza anatomica del sistema olfattivo alle strutture deputate alle emozioni, l’amigdala, e alla memoria, l’ippocampo, è stata vista come un’ulteriore prova a favore della sindrome di Proust, per cui gli odori, verrebbero “archiviati” insieme alle sensazioni emotive del momento. Fin dai primissimi anni di vita, l’apparato olfattivo elabora e cataloga tutte le molecole odorose con cui viene in contatto, permettendoci di riconoscere ciò che ci piace, da ciò che potrebbe rappresentare un pericolo (incendi, cibo andato a male, aria insalubre…) Il processo avviene in modo inconscio, eppure un ricordo olfattivo può influire sulle nostre preferenze affettive e i nostri atteggiamenti quotidiani.

Utilizzo dell’olfatto

  • In medicina: la capacità dell’olfatto di attivarsi anche in stati di incoscienza profonda, hanno trovato un’applicazione concreta nell’olfatto-terapia, una terapia tesa ad aiutare i pazienti con traumi cranici o riemersi da stati di coma a ritrovare la memoria tramite esperienze olfattive.
  • Nel marketing: gli effetti degli odori sul nostro inconscio sono stati sfruttati anche dal marketing: è nata infatti una disciplina chiamata “scent-marketing” (marketing dell’olfatto), che utilizza i profumi per fini commerciali. La profumazione è applicata al prodotto o al punto vendita, così da riuscire a connettersi con i propri clienti a livello emozionale e rendere il ricordo del brand più vivido e forte: una fragranza piacevole, ispira fiducia e migliora l’esperienza d’acquisto.

Non vi è mai successo di parlare di un negozio, di un hotel, ricordandolo piacevolmente per il suo profumo? Pensateci!

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