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Zona gialla e ripartenza a Verona: «Buon inizio ma il decreto non è chiaro»

Il sindaco Federico Sboarina ha commentato il primo giorno di riaperture, sottolineando che sono state pochissime le situazioni fuori norma e che sono state invece numerose le telefonate dei cittadini con richieste di informazioni o segnalazioni di presunte irregolarità

Da lunedì 26 aprile con il rientro del Veneto in zona di rischio ’gialla’, e quindi anche di Verona, sono scattate su tutto il territorio le nuove aperture, che hanno determinato, in particolare, la ripartenza del servizio al tavolo all’aperto per bar e ristoranti.

Come per ogni riavvio, condizionato da tante disposizioni disciplinate da decreto, i dubbi e i quesiti sono molti. Tante sono infatti le telefonate dei cittadini con richieste di informazioni o segnalazioni di presunte irregolarità. Un problema comune a tutti i 98 sindaci della provincia di Verona, che stanno raccogliendo le questioni principali da affrontare domani con il Prefetto, nel previsto Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.

I due aspetti più attenzionati sono il ritorno in presenza degli studenti e quindi l'eventuale affollamento dei bus e le aperture di bar e ristoranti anche a cena. Dai controlli effettuati non sono emerse criticità di nessun tipo, fanno sapere dal Comune di Verona.

«L'unica cosa stonata ieri è stato il tempo perché con queste temperature è difficile cenare fuori all'aperto - ha detto il sindaco Federico Sboarina -. Oggi mi sono sentito con Prefetto, Questore e comandante della Polizia locale ma la sintesi è che tutti i nostri esercenti hanno rispettato le regole. È decisamente un buon inizio perché, come ricordo sempre, questo non è ancora il liberi tutti. Il grande aiuto che possiamo dare alla ripartenza della nostra economia è di evitare gli assembramenti, prima calano i contagi più in fretta si guadagnano altre libertà. In tutta la città, ieri, sono state solo pochissime le situazioni di locali fuori norma in alcuni quartieri. Tutto il resto è andato bene, così come sul fronte del trasporto pubblico, nonostante il forte incremento della didattica in presenza, non sono state registrate criticità. Nel suo complesso la giornata di ieri si è svolta senza particolari complicazioni collegate alla nuova ripartenza. Nonostante il groviglio di disposizioni in vigore, di non facile interpretazione neppure per gli amministratori pubblici, la nuova riapertura è stata correttamente gestita dalla gran parte degli esercenti. Il decreto però non è chiaro ed è causa di molte incomprensioni da parte della cittadinanza, che si trova a segnalare attività che in realtà sono consentite. Così come resta ancora tutta aperta la mia battaglia insieme alla Regione per la capienza in Arena e sull'orario di chiusura degli spettacoli».

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