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Sboarina e la sua Giunta incontrano Zenti: è l'ultimo Natale in carica per il Vescovo

«Durante il lockdown, quando c’era tanta solitudine delle persone, abbiamo fatto insieme al Vescovo tante cose per raggiungere i veronesi nelle loro case», ha ricordato il primo cittadino di Verona

Mercoledì mattina, nel Vescovado di Verona, si è svolto il tradizionale incontro di fine anno, con il sindaco Federico Sboarina e la sua Giunta che hanno incontrato monsignor Giuseppe Zenti per tracciare un bilancio e scambiarsi gli auguri di Natale. Un incontro, quello con il Vescovo di Verona, quest'anno ancora più sentito, perché queste festività saranno le ultime prima della scadenza delle rispettive cariche, sia per il Vescovo, ormai sulla soglia della pensione, sia per la Giunta, il cui mandato amministrativo scade nella primavera 2022. 

Ogni assessore ha fatto una sintesi del lavoro svolto fino ad oggi, ma al centro del confronto c'era l'esperienza vissuta insieme durante la pandemia, la ripresa economica cittadina e il contrasto alle povertà. L'appello di monsignor Zenti agli amministratori è stato duplice: informare dettagliatamente e costantemente i cittadini, per far sapere loro cosa si sta facendo per la città, e progettare le azioni amministrative partendo sempre dal sociale, attraverso il lavoro di squadra.

«Siate orgogliosi di Verona e dei suoi cittadini, che vedo pieni di solidarietà - ha detto il vescovo -, anche se auspico maggiore generosità da parte di chi ha più possibilità. Per le prossime scadenze in arrivo, vi dico di non farvi demotivare dai chiacchiericci perché portano solo polemiche. La politica non deve essere scontro fra chi amministra e chi all’opposizione, ma rapporto fra maggioranza e minoranza. A chi cerca di screditare, rispondete con ciò che avete fatto o state facendo. Fondamentale, come ha sempre detto il sindaco, è non lasciare mai indietro nessuno, e il discernimento nell’individuare le priorità per poi essere concordi nelle decisioni. La condivisione è basilare per il bene della città. Sempre con rispetto e consentendo a tutti di esprimersi. Per la famiglia, la disabilità, l’indigenza servono battaglie comuni. Avete affrontato quattro anni per niente facili, un momento storico che richiedeva una sensibilità particolare».

«A nome della Giunta, accogliamo l'invito del vescovo - ha detto il sindaco -. In questi quattro anni abbiamo messo le nostre competenze e il nostro tempo al servizio del bene comune e lo abbiamo fatto sempre con onestà. La pandemia è stata ed è ancora una grande prova, in parallelo non abbiamo trascurato le altre esigenze della città, moltiplicando gli sforzi. Nelle principali sfide del nostro mandato è stata una ricchezza il confronto avuto con la Curia. Amministriamo la stessa comunità di persone, lo abbiamo fatto sempre nel rispetto dei ruoli senza nessuna interferenza. Abbiamo sempre trovato condivisione di intenti e per il bene dei cittadini. Durante il lockdown, quando c’era tanta solitudine delle persone, abbiamo fatto insieme al Vescovo tante cose per raggiungere i veronesi nelle loro case. Penso alla Via Crucis, alle cerimonie in solitaria al cimitero, alla invocazione al Santo patrono, ma anche all’ospitalità delle persone senza fissa dimora colpite dal Covid. Sono orgoglioso di aver fatto questo pezzo di strada insieme, condividendo i valori della dottrina sociale della Chiesa. Questo momento di scambio di auguri è per noi una grande gioia e auguriamo al nostro vescovo ogni bene».

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