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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità Centro storico / Via Giuseppe Mazzini

Contro le zanzare la disinfestazione del Comune di Verona e un numero verde

«Nelle farmacie i kit sono in vendita ad un prezzo davvero contenuto»

Prosegue la campagna di disinfestazione dalle zanzare effettuata dal Comune. È in corso, infatti, il quarto ciclo di interventi su tutte le caditoie veronesi. In questi giorni gli operatori, muniti di pompe elettriche e serbatoi sono in centro storico, pronti a spostarsi poi in tutti i quartieri. La bonifica, iniziata ad aprile, continuerà fino al mese di ottobre con altri due trattamenti. Questa mattina la soluzione liquida "anti larve" è stata spruzzata all’interno dei tombini di via Mazzini, piazza San Nicolò, stradone San Fermo e tutta l’area attorno all’Arena. Sul posto, durante l’operazione, anche il consigliere comunale delegato alla Tutela per gli animali e il vicepresidente della commissione temporanea Tutela animali. Sono circa 50 mila le caditoie che vengono trattate ad ogni ciclo di disinfestazione, campagna che quest’anno è stata potenziata. E, che per essere il più efficace possibile, deve essere supportata dai privati con la bonifica di giardini, sottovasi e tombini di garage e cortili.

In questi mesi, sono stati ben 562 i cittadini che hanno richiesto e ritirato i kit antivirali consegnati gratuitamente dal Comune nei banchetti installati in 4 mercati rionali. Una novità della campagna 2020, attivata in occasione del lockdown in risposta alle misure anti covid e per garantire una distribuzione capillare dei dispositivi antilarvali. Una modalità nuova, in aggiunta alla tradizionale possibilità di acquistare il kit a prezzo agevolato nelle farmacie. Ancora attivo il numero verde 800110601 per le segnalazioni dei cittadini. Finora sono state una trentina le telefonate arrivate. Un centinaio, invece, gli interventi effettuati dai tecnici specializzati, anche sulla base delle richieste pervenute. Il centralino è operativo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.

Come ricordato all'avvio della campagna antizanzare, è importante che anche le aree private vengano trattate. Solo una disinfestazione congiunta permette, infatti, di ridurre al massimo la proliferazione delle larve. Ecco perché, da metà aprile, è in vigore l’ordinanza sindacale, che impegna i cittadini a non abbandonare oggetti e contenitori dove possa raccogliersi l’acqua piovana (barattoli, copertoni, rifiuti, materiale vario sparso); svuotare giornalmente qualsiasi contenitore di uso comune o coprire ermeticamente quelli inamovibili. Nei condomini e negli edifici è obbligatorio trattare le caditoie e i tombini presenti nei cortili fino a ottobre; provvedere al taglio dell’erba; evitare l’accumulo di rifiuti che potrebbero diventare focolai larvali. A quanti hanno responsabilità di scarpate ferroviarie, cigli stradali, corsi d’acqua, aree incolte e aree dismesse viene chiesto di mantenerle libere da sterpaglie, rifiuti o materiali che possano creare ristagni.

«Abbiamo intensificato la bonifica su tutto il suolo pubblico, strade, piazze e aree verdi - sottolinea il consigliere delegato alla Tutela per gli animali -. Ma è fondamentale la collaborazione tra istituzioni e cittadini. Le zanzare che oggi vediamo in giro sicuramente sono nate in aree private, dove non vengono effettuati trattamenti e prolificano le larve. Ecco perché l’invito rivolto ai veronesi è quello di adottare piccoli accorgimenti quotidiani, come svuotare o non abbandonare materiale e contenitori dove potrebbe ristagnare l’acqua piovana e trattare preventivamente caditoie e tombini con specifici prodotti. La buona notizia è che dal monitoraggio effettuato dall’Ulss 9, al momento le zanzare presenti in città risultano negative ai virus».

«Nelle farmacie i kit sono in vendita ad un prezzo davvero contenuto. - ha spiegato il vicepresidente della commissione temporanea Tutela animali - Con poco più di 5 euro si blocca il circolo riproduttivo delle zanzare e si contribuisce ad eliminarle dal territorio e a rendere efficace la disinfestazione pubblica. Questo soprattutto per evitare il fastidioso problema delle punture, che talvolta crea reazioni allergiche, e della trasmissione di alcuni virus, come successo negli anni scorsi. Rassicurante è il fatto che, dagli studi effettuati fino ad ora, questi insetti non contribuiscono a diffondere il Covid».

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