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Domenica, 1 Ottobre 2023
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Bernardo Zannoni ha vinto la 60esima edizione del Premio Campiello

«La mia vita è cambiata al 100%, - ha detto Bernardo Zannoni - sono molto contento. Ho cominciato a 21 anni a scrivere questo romanzo»

Bernardo Zannoni, con il romanzo "I miei stupidi intenti" (Sellerio), vince la 60esima edizione del Premio Campiello, concorso di narrativa italiana contemporanea organizzato dalla Fondazione Il Campiello – Confindustria Veneto. Il libro vincitore, annunciato questa sera dal palco del Gran Teatro La Fenice, ha ottenuto 101 voti sui 275 inviati dalla Giuria dei Trecento Lettori Anonimi. Al secondo posto si è classificato Antonio Pascale con "La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini" (Einaudi) con 54 voti, al terzo posto Elena Stancanelli "Il tuffatore" (La nave di Teseo) con 46 voti, al quarto posto Fabio Bacà "Nova" (Adelphi) con 43 voti, al quinto posto Daniela Ranieri "Stradario aggiornato di tutti i miei baci" (Ponte alle Grazie) con 31 voti.

«La mia vita è cambiata al 100%, - ha detto Bernardo Zannoni - sono molto contento. Ho cominciato a 21 anni a scrivere questo romanzo, dopo varie esperienze di composizione - canzoni, poesie, sceneggiature - ho avuto il coraggio di ritornare alla prosa, più faticosa e complicata. L’Italia può essere un Paese per giovani che hanno voglia di leggere, formarsi e imparare. Studio ed educazione sono fondamentali».

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Foto Ufficio stampa Premio Campiello

La finale, condotta da Francesca Fialdini, si è aperta con i saluti del presidente de La Fondazione Il Campiello Enrico Carraro. La Giuria dei Trecento Lettori Anonimi della 60esima edizione del Premio Campiello era così composta: 44% donne e 56% uomini; 20 casalinghe, 40 imprenditori, 95 lavoratori dipendenti, 83 liberi professionisti e rappresentanti istituzionali, 30 pensionati, 32 studenti.

Durante la cerimonia sono stati premiati anche i vincitori degli altri riconoscimenti previsti dalla Fondazione Il Campiello: il vincitore della 27esima edizione del Campiello Giovani, Alberto Bartolo Varsalona con il racconto “La Spartenza” e l’Opera Prima, assegnata a Francesca Valente con “Altro nulla da segnalare” (Einaudi). La serata ha visto la partecipazione del cantautore Diodato, che ha interpretato alcuni grandi brani della canzone italiana, del polistrumentista e compositore Rodrigo D’Erasmo, che ha allietato la serata con dei brani musicali che ripercorrono i 60 anni di storia del Premio e del cantante e musicista Lodo Guenzi, che ha contribuito allo spettacolo con interventi e letture.

Ha assistito alla serata un parterre di circa 1000 invitati tra ospiti istituzionali, rappresentanti del mondo imprenditoriale, della cultura e delle case editrici. Tra gli ospiti Federico D'Incà (Ministro per i Rapporti con il Parlamento), Vittorio Zappalorto (Prefetto di Venezia) e Luigi Brugnaro (Sindaco di Venezia). Per il mondo dell’editoria c'erao Teresa Cremisi (Presidente Adelphi), Walter Barberis (Presidente Einaudi), Ernesto Franco (Direttore Editoriale di Einaudi), Elisabetta Sgarbi (Direttore Generale Editoriale de La Nave di Teseo), Olivia e Antonio Sellerio (Presidente e AD di Sellerio).

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