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Caso bonus Inps, il governatore del Veneto Zaia: «Niente ricandidatura per tutti e tre»

Zaia: «I nostri due consiglieri e il vicepresidente della giunta non avranno la ricandidatura»

Il governatore del Veneto Luca Zaia ha annunciato pubblicamente nel corso dell'ultima conferenza stampa di oggi, giovedì 13 agosto, legata al tema coronavirus, ma rispondendo a una precisa domanda circa le recenti dichiarazioni di Matteo Salvini, che tutti e tre gli esponenti della Lega in Veneto coinvolti nel cosiddetto "caso bonus Inps" non saranno ricandidati alle prossime elezioni regionali: «I nostri due consiglieri e il vicepresidente della giunta non avranno la ricandidatura», ha detto Zaia.

Il presidente Zaia ha spiegato di aver parlato con il consigliere veronese Alessandro Montagnoli, il quale gli avrebbe detto di «rimettersi alle sue decisioni». In merito a Forcolin, Zaia ha spiegato che «in queste ore dovrebbe dimettersi da tutte le cariche», mentre per quanto riguarda il consigliere di Treviso Riccardo Barbisan, il governatore Zaia ha confermato che avrebbe già «rinunciato alla ricandidatura». 

Il presidente del Veneto ha sottolineato di non aver mai fatto alcun «passo indietro» sulla vicenda, ma semplicemente di aver voluto prima «parlare con i tre consiglieri e affrontare con serenità la questione». Zaia ha quindi evidenziato che le posizioni dei tre sono diverse tra loro: «Due hanno avuto l'erogazione del bonus e dicono di aver girato il bonus ad altre realtà, il terzo è il vicepresidente Forcolin che non ha avuto alcuna erogazione e risulta agli atti che non ha allegato nuova documentazione alla richiesta presentata. Prendo atto che c'è questo tema, - ha poi aggiunto Zaia - e ripeto che è un tema che ho posto io e non mi risulta che a livello nazionale vi sia qualcuno che abbia fatto altrettanto con i suoi consiglieri». 

In questi istanti è quindi giunta la nota ufficiale da parte dell'ormai ex vicepresidente Gianluca Forcolin che annuncia le sue dimissioni: «Ho deciso di dare le mie dimissioni da Vicepresidente, assessore e consigliere regionale per il rispetto che ho nei confronti dei veneti che mi onoro di rappresentare. Ho comunicato la mia decisione al Presidente Zaia, con cui da anni lavoro con lealtà ed onestà. Ho deciso inoltre di non ricandidarmi alla carica di Consigliere, perché credo sia giusto che in campagna elettorale si torni a parlare della straordinaria legislatura che sta terminando e non del sottoscritto».

Il vicepresidente Forcolin ha poi aggiunto: «A testa alta e con la schiena dritta ho preso questa decisione, nonostante non abbia percepito nessun bonus e la richiesta mai perfezionata sia partita di default dallo studio. Sono fortemente amareggiato dalla violenza mediatica e dalla macchina del fango che mi ha investito in questi giorni, ma sono allo stesso tempo orgoglioso e consapevole di aver lavorato in tutti questi anni con onestà e trasparenza, sempre per il mio territorio, sempre per i Veneti. Ringrazio il Presidente Zaia per la stima e la fiducia che ha riposto in me in questi anni, come pure i colleghi di giunta e consiglio e i tantissimi militanti e cittadini comuni che in queste ore mi stanno dimostrando una vicinanza e un affetto che scaldano il cuore. Infine, ma non ultimo, un grazie alla mia famiglia perché i ruoli cambiano, le cariche passano, ma i valori e gli affetti quelli per fortuna non passano mai».

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