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Zai 2 al Basson. «Degrado e discariche abusive: brutto biglietto da visita»

Il consigliere della Terza Circoscrizione per il PD, Riccardo Olivieri, si è rivolto a Palazzo Barbieri per risolvere i problemi che affliggono la zona industriale

Un cattivo biglietto da visita per gli imprenditori che da ogni parte d’Europa vengono a stringere accordi commerciali con le imprese presenti, e un luogo inospitale per i pur pochi residenti. Questo è lo stato di degrado della Zai 2, la “nuova” zona industriale situata al Basson. Oltre alla cura degli spazi pubblici in questi anni è venuta a mancare anche la tutela della legalità.

È Riccardo Olivieri, consigliere in Terza Circoscrizione per il Partito Democratico, a richiamare l'attenzione sui problemi della zona, dopo aver fatto un sopralluogo e aver scattato alcune fotografie. 

«Zai 2 al Basson, terra di nessuno: degrado urbano e discariche abusive»

Alcuni angoli sono infatti stati trasformati in discariche abusive di pneumatici esausti e non solo. L’area verde di proprietà del Consorzio Zai che fine al 2010 ospitava una vecchia casa colonica, abitata fino alla fine degli anni Novanta e che tante amministrazioni si erano riproposte di recuperare, di fatto è stata trasformata in una discarica a cielo aperto di materiali di scarto probabilmente provenienti da imprese di giardinaggio. Lo scorso gennaio, ad una parte consistente di questi rifiuti "verdi", era stato dato fuoco, i pompieri avevano impiegato quasi 24 ore per domare l’incendio doloso.

Altro problema: malgrado il Quadrante Europa disponga di strutture e spazi attrezzati, molti camionisti preferiscono passare la notte, e spesso l’intero weekend, in queste strade, lasciando alla partenza montagne di rifiuti, feci comprese.

L’arredo urbano è completamente trascurato, con i marciapiedi divorati dalle erbe infestanti e l’asfalto delle strade in molti punti divelto.

Anziché presenziare a favore di telecamere alle operazioni di sicurezza che i vigili urbani e i carabinieri sono perfettamente in grado di svolgere anche da soli, suggerisco ai rappresentanti dei cittadini a Palazzo Barbieri di venire a fare un salto da queste parti dove non servono selfie ma impegno amministrativo e soluzioni concrete per recuperare la Zai 2 dal degrado.

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