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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Centro vaccinale di Bussolengo, circa 4mila turni di servizio coperti dai volontari

Il dato si riferisce al periodo da marzo a settembre ed i volontari appartengono alle 28 associazioni di protezione civile attualmente attive al Cpv e coordinate da Ivano Zamboni

Giovedì scorso, 16 settembre, sessanta volontari di protezione civile impegnati nel centro vaccinale (Cpv) di Bussolengo si sono ritrovati per un momento conviviale organizzato dal coordinatore regionale del Cpv per la protezione civile Ivano Zamboni, presidente della Pac (Protezione ambientale civile di Bussolengo).

Da marzo a settembre, sono stati circa 4.000 i turni di servizio ricoperti dai volontari appartenenti a 28 associazioni di protezione civile attualmente coordinate da Zamboni. Alla cena, oltre che ai numerosi volontari, hanno partecipato la direttrice del Cpv Flavia Piubelli e il dottor Alessandro Brioni e la dottoressa Laura Molon, che hanno avviato il Cpv e che hanno elogiato il lavoro svolto dai volontari, sottolineando che senza questa collaborazione non sarebbe stato possibile gestire situazioni difficili e complesse di assistenza. Presenti anche i referenti dell'Ulss 9 Scaligera Stefano Zenari e la dottoressa Elisa Vecerina, che hanno portato i saluti del direttore generale Pietro Girardi, i rappresentanti provinciali della protezione civile Armando Lorenzini e Vittorio Speri e il presidente della Consulta di Verona Luigi Boni, che ha portato un elogio particolare a Vittorino Veronesi, volontario della Pac di Bussolengo per l'assiduità e la costanza che tutt'ora sta dimostrando nel rivestire il ruolo di capo squadra. I saluti e i ringraziamenti del Comune di Bussolengo sono stati infine espressi dal vicesindaco Giovanni Amantia.
Sottolineato e unanime è stato l’elogio che tutte le autorità presenti hanno rivolto ai volontari veronesi. Ivano Zamboni ha ringraziato tutti i presenti ed ha rimarcato la dedizione di Gianfranco Busatto, volontario della Anc di Isola della Scala, che proprio durante un servizio al Cpv ha subito un infarto ed è ora è in via di guarigione.

L'accoglienza al Cpv è un compito talvolta ingrato e preso di mira da alcuni cittadini che sfogano rabbia e frustrazione con i volontari. E sono molti i cittadini che si presentano rappresentando problemi personali di vario genere. Problemi che per lo stress della situazione pandemica sembrano irrisolvibili. È qui che, con professionalità e spirito di servizio, i volontari intervengono per calmare gli animi e per fare da intermediari tra utenza, medici e personale amministrativo sanitario. Ed è capitato anche che i volontari si siano dovuti improvvisare anche traduttori per i numerosi stranieri che hanno difficoltà a comunicare e a scrivere.

Nella convivialità del momento, la frase ricorrente è stata: «Anche se siamo sottoposti a una forte pressione emotiva, psicologica e ad uno forte stress, la nostra soddisfazione è quella di andare a dormire con il sorriso convinti di aver fatto del nostro meglio per la collettività».

Attualmente le associazioni o i gruppi di protezione civile che collaborano a supporto dell'utenza al Cpv sono: la Pac Bussolengo, le protezioni civili di Ferrara di Monte Baldo, Dolcè, Mozzecane, Sant’Ambrogio di Valpolicella, Costermano, Caprino, Fumane, Garda, Brentino Belluno, Vigasio, Malcesine, Basso Lago, San Pietro in Cariano, il Nucleo Lupatotino, la Sos di Sona, l'Ais di Marano di Valpolicella, l'Argo 91, l'Sns Salvamento di Peschiera, le Ana di Colà, Pacengo, Peschiera, Medio Lado, Cinofili, Mincio e Valpolicella e le Anc di Sant’Ambrogio e Isola della Scala.

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