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Tommasi visita il cantiere dell'aeroporto Catullo: «Opera di grande interesse, riflessioni a parte per la vision strategica»

Secondo quanto rivelato dal Comune di Verona, i lavori stanno procedendo come da programma e l'inaugurazione dovrebbe tenersi all'inizio del 2025

Prima visita istituzionale del sindaco Damiano Tommasi al cantiere del "Progetto Romeo" che trasformerà l’attuale areoporto Catullo di Verona ampliandone la superficie di «circa il 50 per cento». I lavori della nuova infrastruttura, la cui prima pietra è stata posata a fine luglio 2021, stanno procedendo «come da tempistiche previste», sottolinea una nota del Comune di Verona, con l'inaugurazione che è prevista «per inizio del 2025».

Delegazione Confindustria in visita all'aeroporto di Verona: «Cantiere "Progetto Romeo" procede secondo i tempi»

Al cantiere si sono recati anche l’assessora alla sicurezza Stefania Zivelonghi, gli assessori alla transizione ecologica Tommaso Ferrari e al bilancio Michele Bertucco, i quali hanno potuto rendersi conto di come stiano procedendo i lavori, avendo così un’idea più chiara di come sarà il nuovo aeroporto. Presenti alla visita il presidente dell’aeroporto Catullo Paolo Arena e  l’amministratore delegato Monica Scarpa.

«Stamattina abbiamo potuto renderci conto della portata dell’opera, - ha commentato il sindaco Damiano Tommasi - si tratta di lavori impattanti, ma la visita di grande interesse si è limitata al cantiere. Per quanto riguarda la vision strategica del progetto, sono necessarie riflessioni  a parte», ha chiosato il primo cittadino scaligero.

Visita sindaco Damiano Tommasi al cantiere del ‘Progetto Romeo’ Aeroporto Catullo

In merito, nelle scorse ore, si era pronunciato il segretario provinciale di Azione Verona Marco Wallner, il quale aveva dichiarato: «Non esiste al mondo grande città turistica senza un grande aeroporto alle spalle, e non esiste al mondo un grande centro economico-industriale che non abbia un grande aeroporto internazionale al servizio delle proprio aziende. Non si può pensare che la Tav o la terza corsia della A22 (che pur sono opere importantissime e di vitale importanza per Verona) siano sufficienti a soddisfare le esigenze del sistema economico veronese in un mondo globalizzato in cui i mercati di crescita sono in Asia e Sud-America, e dove i turisti non vengono più solo dall’Europa. Verona - aveva quindi concluso Marco Wallner - può e deve essere il centro nevralgico di un polo logistico integrato che serva una delle aree più ricche e produttive d’Europa, che comprende oltre a noi Vicenza, Brescia, Trento e Mantova, ma per farlo necessita di un sistema aeroportuale efficiente ed integrato».

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