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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Villafranca di Verona / Strada Statale 62

Il casello dedicato all'aeroporto Catullo non piace per niente a Villafranca

Tranne il candidato del Popolo della Famiglia, tutti gli altri hanno espresso la loro contrarietà. Anche Roberto Dall'Oca, che è sostenuto dalle stesse forze politiche del sindaco di Verona che ha riproposto l'opera

Con tre caselli nel raggio di 10 chilometri circa tra A22 e A4 è evidente che l'uscita a Dossobuono è tanto inutile quanto dannosa per ambiente, salute dei cittadini e casse pubbliche.

È quanto ha dichiarato la consigliera regionale veronese del PD Orietta Salemi, schierandosi contro l'idea di creare un nuovo casello dedicato all'aeroporto Catullo lungo la A22. Il desiderio di questa nuova infrastruttura è contenuto tra le richieste del Comune di Verona come compensazione al piano di sviluppo aeroportuale 2015-2030. Un richiesta che ha sollevato critiche a Verona e che è entrata nella campagna elettorale di Villafranca, comune al voto il prossimo 10 giugno. Dossobuono è infatti la frazione più popolosa di Villafranca e Orietta Salemi ha chiamato in causa proprio il candidato sindaco di centrodestra Roberto dall'Oca, il quale è sostenuto dalle stesse forze politiche che sostengono colui che il casello lo ha chiesto, il sindaco di Verona Federico Sboarina. "Il candidato sindaco Dall'Oca è d’accordo con Verona? - chiede Salemi - Lo dica chiaramente e si assuma la responsabilità di una scelta che passa sopra la testa di Dossobuono, cioè di 8.000 persone, quasi un quarto delle 30mila chiamate al voto a giugno. Se invece non la condivide c'è da parte sua un problema di debolezza e incapacità di incidere, limitandosi a subire una scelta fatta da un sindaco amico e avvallando così il ruolo subalterno di Villafranca".

In realtà, Dall'Oca non ha aspettato di essere punzecchiato dalla consigliera regionale Salemi per esprimere la sua contrarietà al nuovo casello. Tranne il candidato del Popolo della Famiglia Ennio Chiaramonte, tutti gli altri hanno detto "No" al casello. Come coerentemente ha fatto anche la candidata sindaco del centrosinistra Isabella Roveroni.

Il sindaco di Verona ha parlato con vari soggetti del territorio, con organismi sovraordinati, anche con la stampa, ma non con il Comune di Villafranca - scrive Roveroni - Forse non ritiene questa amministrazione un interlocutore meritevole di un confronto preliminare su un tema infrastrutturale così importante e delicato? Ma come siamo considerati? Siamo dei bambini su cui si può imporre quello che si vuole? Il metodo denota arroganza e soprattutto fa capire che Villafranca non è considerata un attore importante nel territorio. Questa è la dimostrazione del declino di Villafranca e della perdita del suo ruolo nella pianificazione del territorio.

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