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Villa Pullè, Benini: "Non si sbloccano i 350 mila euro fermi da 10 anni"

"L’assessore all’Urbanistica Ilaria Segala ha risposto “picche” alla mia interrogazione del 15 giugno scorso in cui chiedevo lumi sulla variante urbanistica", ha detto il consigliere del Partito Democratico di Verona

L’assessore all’Urbanistica Ilaria Segala ha risposto “picche” alla mia interrogazione del 15 giugno scorso in cui chiedevo lumi sulla variante urbanistica che dovrebbe orientare il recupero della villa.

Inizia così la nota di Federico Benini, consigliere comunale del Partito Democratico di Verona, che fa riferimento alla riqualificazione di Villa Pullè, lo storico edificio situato al Chievo che versa in stato di degrado ed è attualmente inutilizzato dalla cittadinanza. 

Sulla convenzione per la presa in carico del parco da parte del Comune - premessa indispensabile per sbloccare i 350 mila euro di investimenti fermi in bilancio da 10 anni - e sul degrado che continua ad avvolgere il sito. La risposta telegrafica e laconica dell’assessore (“non è stata presentata nessuna proposta di variante urbanistica”) ci dice che la questione del recupero della villa non dovrebbe entrare nella prossima Variante 29 e che la giunta non ha nessuna voglia di sollecitare l’Inps per una positiva risoluzione di un problema che si trascina da decenni rappresentando per il quartiere del Chievo una occasione persa. Temo che se dovessimo invitare Ilaria Segala ad un’assemblea di quartiere per ascoltare quello che l’amministrazione sta facendo per il Chievo, il suo intervento sarebbe il più breve della storia…

Interrogazione Benini

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