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Sotto le feste, i veronesi non badano a spese per la propria tavola

A sostenerlo è un'indagine di Supermercato24, la quale colloca Verona al quarto posto per soldi spesi per riempire il carrello in vista del periodo natalizio

Cena della Vigilia o pranzo del 25? Qualunque sia la tradizione seguita per i festeggiamenti, una cosa è certa: da Nord a Sud, non c’è Natale senza tavola imbandita. Lo conferma Supermercato24 – il marketplace italiano della spesa online con consegna in giornata – che ha rilevato come ben l’11,5% della spesa fatta dagli italiani nel corso dell’anno si concentri nelle tre settimane di dicembre precedenti al Natale.

Spesa natalizia: Verona tra le province più “spendaccione”

In fatto di abbuffate natalizie tutto il mondo è paese, ma c’è chi spicca tra la folla. Supermercato24 ha rilevato che Torino è la città italiana in cui si spende di più per riempire il carrello in vista del periodo natalizio. Seguono Milano e Roma. Appena fuori dal podio delle città che non badano a spese per la tavola delle feste Verona. Nella provincia veneta la spesa natalizia è una faccenda non solo seria, ma anche “dolce”, come conferma Supermercato24. Verona non solo conquista il quarto posto delle province in cui si spende di più ma, rispetto agli altri capoluoghi, nella top 3 delle categorie di prodotto più vendute a dicembre annovera anche i dolci: dopo acqua, bibite e alcolici (12,8%) e l’accoppiata formaggi e salumi (10,5%), la medaglia di bronzo va a dolciumi, snack e prodotti per la colazione (8,9%). La patria del soffice pandoro, d’altronde, non avrebbe potuto essere da meno.
Al contrario, i vicentini risultano essere i più parsimoniosi di tutta la penisola quando si tratta di fare la spesa per le feste. Più morigerati al momento del check-out anche gli abitanti delle province di Modena e Como.

E nel resto d’Italia?

C’è chi osserva un menù “di magro”, chi si concede insaccati a volontà, chi opta per zuppe saporite o finger food: indipendentemente dalle portate che sfilano in sala da pranzo, un punto accomuna le abbuffate nello Stivale. Non (solo) il proposito di tagliare le calorie dopo le feste, ma il tintinnio di bicchieri che fa da colonna sonora a ogni scorpacciata. Come svela Supermercato24, in vista di Natale la categoria di prodotto più acquistata dagli italiani è proprio quella che comprende acqua, bibite e alcolici e che, da sola, costituisce ben il 12,54% della spesa effettuata online a dicembre. Al secondo posto spiccano formaggi e salumi (11,84%), perfetti sia come “apripista” di pranzi e cene che come ingredienti di elaborate prelibatezze. Tra un peccato di gola e l’altro, sulla tavola di Natale degli italiani trovano spazio anche prodotti “healthy” come frutta e verdura fresche (10,39%), sul terzo gradino del podio.

Scontrini “spumeggianti” tra bollicine, cesti natalizi e salumi

Indipendentemente dalla latitudine, che cosa fa lievitare lo scontrino degli italiani sotto Natale? Analizzando la spesa delle feste, Supermercato24 rileva che i prodotti più costosi aggiunti al carrello di dicembre sono le bollicine: per lo champagne e gli spumanti la spesa media sotto le feste vede un incremento del 40% rispetto agli altri mesi dell’anno. A pesare sul conto pre-festivo anche i cesti di specialità natalizie, graditissima, comoda, ma spesso costosa idea regalo, i salumi da banco (+10%) – in particolare il culatello e la bresaola – e il carpaccio di salmone (+51%). Ma anche chi ama i crostacei deve “fare i conti” con uno scontrino più salato (la spesa media si triplica rispetto agli altri mesi), soprattutto quando aggiunge al carrello i gamberi rossi di Sicilia.

La spesa delle feste: un italiano su tre gioca d’anticipo

Quando si tratta di fare la spesa per la tavola natalizia, gli italiani preferiscono organizzarsi per tempo.
Ben un terzo delle spese (32,6%), infatti, viene effettuato con anticipo, entro la metà di dicembre. Gli utenti del Belpaese riempiono le dispense soprattutto di frutta e verdura, oltre che di formaggi e salumi; seguono dolciumi e snack. Per quanto riguarda la prima categoria, la scelta ricade principalmente su frutti che, come banane e clementine, se conservati correttamente o acquistati a un grado di maturazione non avanzato, promettono di conservarsi a lungo. Nessun pericolo di scadenza ravvicinata anche per i prodotti top delle altre due categorie, ossia le fettine di formaggio confezionate da un lato e golose creme spalmabili alle nocciole e al cacao.
Simile, ma non identica, la lista della spesa di chi acquista online tra il 23 e il 24 dicembre: oltre alla frutta, si scelgono le mozzarelle e a dolciumi e biscotti si preferiscono le bevande, chiedendo agli shopper di selezionare per il proprio carrello acqua, bibite gasate alla cola e birra.

«L’amore degli italiani per il cibo non va mai in vacanza, anzi: quale migliore occasione delle feste natalizie per mettersi a tavola e lasciarsi andare a qualche peccato di gola?” commenta Federico Sargenti, CEO di Supermercato24. “Tra code alle casse e supermercati affollati, però, lo stress è in agguato anche a Natale. È proprio in periodi intensi come questo che la nostra piattaforma si conferma un prezioso alleato per organizzare al meglio rimpatriate in famiglia e cene con gli amici. Che si decida di fare la spesa con anticipo o si abbia bisogno di un’aggiunta last minute al menù natalizio, gli italiani possono contare sui nostri shopper esperti per selezionare e ricevere a casa in modo semplice e veloce gli ingredienti migliori e le pietanze capaci di rendere magico il loro Natale», conclude Sargenti.

FONTE: Supermercato24 - I dati riportati sono calcolati sulla base degli acquisti effettuati dagli utenti di Supermercato24 tramite sito web o app nel corso di dicembre 2018. Le informazioni sono raccolte in forma anonima e vengono utilizzate a scopo esclusivamente statistico.

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