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Verona vuole valorizzare i suoi forti: dal 2019 via alla raccolta di proposte

Associazioni, privati imprenditori, tutti potranno partecipare alla nuova campagna, mentre sul sito del Comune è già disponibile un questionario per capire cosa i cittadini vorrebbero si realizzasse nei siti fortificati e cosa si aspettano

Investimenti privati e idee per i forti, ma anche open day per farli conoscere ai cittadini. Parte da qui, la nuova campagna di valorizzazione delle undici fortificazioni veronesi. Associazioni, privati imprenditori, tutti potranno partecipare alla campagna ‘Verona fortificata’, che da gennaio a marzo raccoglie progetti e proposte, poi valutate da Comune, Demanio e Soprintendenza.
Per chi fosse interessato, sono previste delle giornate di apertura al pubblico, in cui sarà possibile visitare l’immobile per conoscerne le particolarità e scoprire tutte le curiosità sulla sua storia. Per progetti e idee di valore, innovative e originali, non si esclude un cambio di destinazione urbanistica delle aree interessate, da inserire nella variante 29. Lo strumento, infatti, come più volte sottolineato dall’Amministrazione, trova nella riqualificazione della cinta muraria uno dei suoi punti di valore.

Nel frattempo, è già disponibile un questionario, online sul sito del Comune, per capire cosa i cittadini vorrebbero si realizzasse nei siti fortificati e cosa si aspettano. Possono aderire anche i professionisti, con contributi di soluzioni sostenibili per il riuso. Già attivo il QR Code che, con smartphone, permette di visualizzare schede, immagini e filmati di ciascun sito.

L’obiettivo è quello di rendere aperti e vivi questi luoghi di grande valore architettonico, storico e paesaggistico, oggetto di un accordo tra Comune e Demanio per un percorso che li tuteli e li valorizzi.

Ad oggi sono 9 i forti passati dal Demanio al Comune in virtù della legge sul Federalismo fiscale del 2010. L’ultimo ‘acquisto’ del Comune è forte Sofia, in via Monte Novegno, sul colle di San Leonardo, ceduto dall’agenzia del Demanio lo scorso luglio.

Proprio qui, sulla torre del forte, venerdì mattina gli assessori alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala e al Patrimonio Edi Maria Neri hanno lanciato la campagna ‘Verona fortificata’, per far vivere i forti cittadini.

«Crediamo fermamente che questo straordinario patrimonio, riconosciuto dall’Unesco, vada finalmente riqualificato – ha detto l’assessore Segala -. Vogliamo che tale ricchezza sia della comunità, fruibile da cittadini e associazioni, ma siamo disposti ad andare incontro agli investitori che avranno proposte di valorizzazione che si sostengono. Anche in questo caso, come già per il recupero dell’Arsenale e per il Pums, abbiamo scelto la strada della partecipazione, coinvolgendo i cittadini su temi che li riguardano e che devono destare il loro interesse”.

Parla di ‘operazione forti 2’, l’assessore Neri. «Dopo la fase dei trasferimenti, ora possiamo passare a quella operativa. C’è davvero un grande interesse dei cittadini verso i forti, ma anche le mura e tutto il compendio demaniale, come dimostrano le numerose associazioni che da anni se ne prendono cura. Ora l’obiettivo è andare oltre la manutenzione ordinaria, con vere e proprie riqualificazioni, a vantaggio anche del settore turistico».

Sono interessati dal progetto Verona fortificata: Forte Procolo, Forte San Felice (questi due ancora di proprietà demaniale), Forte Azzano, Forte Chievo, Forte Gisella, Forte Preara- John, Forte Lugagnano, Forte San Mattia, Santa Caterina, Torre Massimiliana n.1 e Forte Sofia.

Schede di valorizzazione e schede storiche, mappe interattive, immagini e video di Verona Fortificata sono disponibili sul sito veronafortificata.comune.verona.it.

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