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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Biciplan, Verona si confronta con i comuni vicini sulla mobilità ciclistica

Il 45% del traffico cittadino di Verona è determinato dai veicoli che raggiungono il capoluogo dai comuni limitrofi. Migliorare i collegamenti in bici potrebbe quindi alleggerire il traffico con la cintura urbana

Almeno il 45% del traffico cittadino di Verona è determinato dai veicoli che raggiungono il capoluogo dai comuni limitrofi. La ciclabilità, quindi, diventa un sistema di trasporto utile per alleggerire il traffico con la cintura urbana. Una criticità particolarmente sentita da quanti risiedono nei comuni a sud della città, interessati a utilizzare la bici in alternativa all'auto, quando saranno completate le ciclovie. Dalla zona del lago, invece, si sta sviluppando il cicloturismo e sono in costante crescita i turisti che dal Garda, grazie alla diffusione della bici elettrica, raggiungono la città su due ruote.
Questi sono i dati emersi, a palazzo Barbieri, dal primo tavolo tecnico dedicato al Biciplan, che ha riunito i rappresentanti dell'amministrazione comunale di Verona e dei comuni contermini. All'incontro erano presenti l'assessore a viabilità e traffico Luca Zanotto, i rappresentanti dei Comuni di Bussolengo, Buttapietra, Castel d'Azzano, Grezzana, Pescantina, San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo, San Pietro in Cariano, Sona e i tecnici di Sintagma, l'azienda che si sta occupando della realizzazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums). E a seguire si è tenuto un analogo tavolo tecnico con i rappresentanti delle otto circoscrizioni di Verona che hanno illustrato le esigenze dei quartieri

Il Biciplan, cioè lo strumento che si occupa della pianificazione delle reti ciclabili, analizza i flussi veicolari, le infrastrutture e i collegamenti per quanto riguarda la ciclabilità ed è parte integrante del Pums che è in fase di redazione.

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(Zanotto al tavolo con i rappresentanti dei comuni vicini)

Diversamente dal passato - ha detto l'assessore Zanotto - la nostra idea è quella di costruire insieme alle altre amministrazioni un progetto che migliori la mobilità complessiva del territorio e che porti meno auto sulle strade. Abbiamo analizzato le infrastrutture e le connessioni esistenti lungo tutte le direttrici, ma in particolare sono emerse due criticità: la richiesta di collegamenti in sicurezza con i comuni a sud della città e la grande crescita del cicloturismo. Sono fenomeni distinti: il primo riguarda residenti che, in presenza di infrastrutture sicure dotate di adeguate interconnessioni con la rete delle ciclabili, è disposta a utilizzare la bici al posto dell'auto per raggiungere il posto di lavoro in città; il secondo interessa soprattutto i turisti che, dal lago, vengono a Verona. La bicicletta elettrica ha "avvicinato" il Garda ed è in costante aumento il numero di turisti che decide di visitare il centro e la provincia usando le due ruote. In entrambi i casi, tuttavia, è evidente il cambio di mentalità e la richiesta concreta di mobilità urbana alternativa alle auto. Senza dimenticare che l'estensione della rete di piste ciclabili sarà positiva anche per chi usa il monopattino.

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