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Tante firme sotto al manifesto per chiedere una Verona più accessibile

In Gran Guardia si è tenuto un convegno in cui è stato reso noto che nella città scaligera sono ben 2.300 i punti critici a livello di barriere architettoniche

«Io firmo per Verona città accessibile». E sotto le firme del consigliere regionale Stefano Valdegamberi, del presidente di Agsm Michele Croce, dell'assessore all'urbanistica del Comune di Verona Ilaria Segala, di Francesco Bitto dell'ente del terzo settore Anas Veneto, del presidente dell'associazione albergatori veronesi Giulio Cavara, del presidente della consulta delle associazioni dei disabili di Verona Marco Vesentini e di tanti altri. Tutti si sono presi l'impegno di abbattere le tante barriere architettoniche che ancora ostacolano i disabili.

Il manifesto per una Verona più accessibile è stato sottoscritto ieri, 14 attobre, nel corso del convegno «Verona città accesibile. Modelli di sviluppo economico e sociale» che si è tenuto in Gran Guardia. Il convegno è stato organizzato dal Progetto Yeah della cooperativa sociale Quid, col patrocinio del Comune, per fare il punto sui progetti e le iniziative in corso per promuovere la cultura dell'accessibilità. È stata una domenica di confronti tra istituzioni, associazioni e realtà economiche, anche attraverso tavole rotonde in cui sono stati affrontati i principali temi legati alle barriere archiettoniche, ma anche a quelle percettive, informatiche e viabilistiche.

Nel corso del convegno, sono stati illustrati i risultati del piano di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) di Verona ed è stato reso noto che nella città scaligera sono ben 2.300 i punti critici a livello di barriere architettoniche.

Inoltre, è stata anche ricordata con una targa Nicoletta Ferrari, fondatrice di Dismappa, recentemente scomparsa.

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