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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Variante 23, il consiglio comunale approva. Accolti 35 emendamenti

È durano meno di dieci giorni il confronto tra maggioranza e opposizione sulle oltre 500 proposte di modifica. Sboarina: "Rimodulazione importante che va nella direzione di uno sviluppo urbanistico più sostenibile"

Il confronto tra maggioranza e opposizione è cominciato lo scorso 13 giugno, dopo le prime schermaglie nelle circoscrizioni. È durato meno di 10 giorni ed è passato attraverso gli oltre 500 emendamenti presentati. E alla fine si è giunti all'approvazione. Con 23 voti favorevoli e 9 contrari, il consiglio comunale di Verona ha dato il suo via libera alla Variante 23 del Piano degli Interventi, revisionata e corretta dall'amministrazione Sboarina.

Questa amministrazione - ha commentato il sindaco Federico Sboarina - si è presentata alle elezioni con un preciso programma elettorale che è stato sostenuto dai cittadini e sul quale ci basiamo per portare avanti la nostra progettualità. È stata effettuata una rimodulazione importante che va nella direzione di uno sviluppo urbanistico più sostenibile della città, con meno centri commerciali e una migliore ridefinizione degli spazi urbani. È solo il primo passo di un percorso che porteremo avanti per apportare le migliori soluzioni possibili per il territorio, perché abbiamo una visione ampia di come vogliamo il futuro di Verona.

Per la precisione gli emendamenti presentati dai consiglieri comunali sono stati 563. Di questi ne sono stati accolti 35: 18 del PD, 8 di Verona e Sinistra in Comune, 7 di Battiti per Verona e 2 di Verona Civica. I restanti emendamenti sono stati ritirati oppure respinti. Gli emendamenti proposti dal PD, tra le altre cose chiedono la realizzazione di rotatorie tra via Galvani, via Melfi e via Marin Faliero e tra via Gardesana e via Basson. Accolto inoltre il mantenimento ad area agricola di un ampio spazio di terreno su via Valpolicella a Parona. "Siamo soddisfatti per il lavoro fatto in aula - hanno sottolineato le consigliere PD Padovani e La Paglia - Abbiamo portato a significativi miglioramenti alla Variante. Restano però preoccupazioni in merito agli interventi futuri, che non presentano una precisa analisi a favore di una maggiore vivibilità dei quartieri".

Giudizio negativo sulla Variante 23 è stato espresso da Michele Bertucco di Verona e Sinistra in Comune, nonostante siano state approvate alcune sue proposte, tra cui la riduzione delle previsioni commerciali sull'area dell'ex Eva Frigoriferi e il dimezzamento delle previsioni residenziali in via Puglie a Chievo.

"Miglioramenti ne sono stati fatti - ha aggiunto il capogruppo di Verona Civica Tommaso Ferrari - ma manca una analisi complessiva sull'impianto urbanistico della città. Per il futuro mi auguro ci sia un cambio di prospettiva verso una maggior vivibilità del territorio". E per il capogruppo del Movimento 5 Stelle Marta Vanzetto "se la prima Variante 23 non esprimeva i veri desideri dei cittadini, nemmeno in questa si vedono soluzioni davvero significative per la città. Visto che non vi erano termini di legge per l'approvazione di questo documento, si poteva valutare un percorso diverso, che ne consentisse un analisi più approfondita".

I tosiani, che nella precedente amministrazione avevano proposto una Variante 23 diversa, viste le modifiche apportate da questo nuovo esecutivo, vedono l'approvazione del consiglio come un passo indietro per la città. "La prima versione della variante - ha detto il consigliere della Lista Tosi Alberto Bozza - si basava su un confronto tra pubblico e privato finalizzato al rilancio dei rispettivi comparti. Ora restano tanti buchi, dati da stralci effettuati senza portare altri progetti per una effettiva crescita urbanistica. La nuova variante cancella di fatto anche importanti opere pubbliche compensative".

Salda invece la maggioranza. "Il documento ha apportato una rimodulazione importante - ha precisato il capogruppo di Battiti per Verona Marco Zandomeneghi - diretta non solo alla riduzione delle aree adibite a commerciale ma, nel complesso, ad un miglior utilizzo del territorio. Per quanto riguarda lo sviluppo di un piano del traffico sostenibile questa amministrazione sta già operando in tal senso, senza inutili proclami ma con un percorso di lavoro ben preciso". E la consigliera della Lega Anna Grassi ha aggiunto: "Siamo di fronte ad un primo passo per la pianificazione territoriale cittadina. Un chiaro segnale di contrasto alla proliferazione di centri commerciali, nella direzione di uno sviluppo urbanistico più attento alle esigenze del cittadino". Anche Gianmarco Padovani di Verona Pulita è soddisfatto: "La Variante 23 garantisce una notevole miglioria nello sviluppo urbanistico della città, rendendolo più sostenibile e confacente al benessere dei cittadini in piena osservanza di tutti i pareri delle circoscrizioni e nell'altrettanto pieno rispetto delle forze politiche in aula".

Tanti i punti salienti della Variante 23, che prevede la limitazione e la delocalizzazione delle strutture commerciali, sia grandi che medie. E tre grandi strutture commerciali si vedranno ridotta la loro superficie. Diminuito poi del 16,86% il perimetro del centro urbano in cui è possibile autorizzare la costruzione di nuovi centri commerciali. E saranno esclusi da nuove costruzioni commerciali anche il centro urbano di Cadidavid e una parte della Bassona. Ridotta del 18% la superficie agricola da utilizzare per nuove edificazioni.
 

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