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Giovedì, 28 Marzo 2024

Vapitaly. La 5° fiera internazionale dell’e-cig supera i 22 mila visitatori

Un successo la rassegna che si è conclusa lunedì alla fiera di Verona: «Il comparto ha dimostrato nuova vitalità e le presenze confermano l’evoluzione del pubblico»

Si è chiusa lunedì, con l’incontro tra le major del tabacco e gli operatori del vaping, la 5° edizione di Vapitaly, la fiera internazionale dell’e-cig. La manifestazione, che si è tenuta a Veronafiere, ha raggiunto 22.731 visitatori con 193 espositori provenienti da 18 Paesi e importanti partecipazioni istituzionali.
«Si conferma il grande successo di Vapitaly – commenta Mosè Giacomello, presidente di Vapitaly – sia in termini di visitatori, quest’anno a oltre 22mila, che di accreditamento del settore a livello politico e internazionale. Il comparto ha dimostrato nuova vitalità e le presenze confermano l’evoluzione del pubblico, più consapevole, maturo e attento al mondo del vaping. Nei tre giorni abbiamo ricevuto la visita del vicepremier Salvini, abbiamo visto le major del tabacco e del vaping confrontarsi su un palco, per la prima volta in Italia, e abbiamo ricevuto il sostegno di centinaia di operatori del settore alla campagna europea ‘Vaping is not Tobacco’. Questo significa che il valore e la percezione del vaping sono in crescita e vengono riconosciuti anche in sede istituzionale».

Vapitaly 2019: immagini ed incontri

In questa giornata conclusiva, dedicata agli operatori del settore, si è tenuto anche il primo incontro pubblico tra le major del tabacco internazionali JTI – Japan Tobacco International, BAT – British American Tobacco Italia, Imperial Brands con Juul, multinazionale americana dell’e-cig, e l’associazione di categoria Anafe. Un’occasione unica di confronto tra gli operatori dei due settori.
Univoco il messaggio che arriva dalle major: il mercato dell’e-cig è in crescita e, di conseguenza, le aziende vogliono investire in questo comparto e presidiarlo con prodotti nuovi che non contengono tabacco. Un cambio di prospettiva confermato anche dalla disponibilità dei colossi a sostenere la riforma della normativa europea necessaria per far uscire i prodotti del vaping dalla Direttiva che regola i tabacchi (TPD). Una risposta implicita al vicepremier Salvini che lunedì, sempre da Vapitaly, aveva ribadito il sostegno al settore del vaping: «Da legislatore ho non il diritto, ma il dovere di incentivare ciò che fa meno male alla salute».
«La nostra strategia è molto chiara – ha detto Luca Gentile, BAT – British American Tobacco Italia – noi stiano dando seguito alla ‘trasforming tabacco agenda’, ovvero il passaggio graduale dalla sigaretta tradizionale a prodotti a potenziale rischio ridotto. Dobbiamo lavorare tutti insieme per garantire ai consumatori prodotti di qualità e sicuri».
Per Enrico Ziino, Imperial Brands: «Già da molti anni Imperial Brands sta investendo in categorie di prodotti a rischio ridotto che possano superare la sigaretta tradizionale. I vaporizzatori sono al momento l’alternativa più affidabile, sicura e soddisfacente per i consumatori. Motivo per il quale i nostri investimenti sono da anni particolarmente alti nel vaping. Siamo fortemente convinti che esistono alternative al fumo tradizionale, sulle quali andrebbe fatta una corretta comunicazione e informazione».
Lorenzo Fronteddu, JTI – Japan Tobacco International: «Da tempo sosteniamo la convinzione che le e-cig non siano solo un modo per smettere di fumare ma uno strumento alternativo e con pari dignità del tabacco. Nei prossimi tre anni investiremo un miliardo di euro in studi scientifici che definiscano i parametri del ‘rischio ridotto’».
Presente anche Anafe – Confindustria, con il vicepresidente Gianluca Giorgetti: «Non temiamo l’ingresso nel settore delle major del tabacco perché rappresenta un’opportunità per tutto il comparto. La cosa più importante è l’obiettivo da raggiungere che è diminuire il danno da fumo e i costi per la salute pubblica».
Intervenuto al dibattito anche Gabriele Mazzoletti, JUUL: «Noi di JUUL abbiamo l'obiettivo di eliminare le sigarette, offrendo ai fumatori una alternativa efficace. Per lo sviluppo del vaping è necessario concentrarsi su tre ambiti: la qualità dei prodotti, con controlli rigorosi; il divieto di accesso per la protezione dei minori; una più marcata differenziazione fiscale dei prodotti del vaping rispetto a quelli a combustione».

Gli appuntamenti firmati Vapitaly tornano il 9 e 10 novembre 2019 a nuova Fiera di Roma con la due giorni di VapitalyPRO, l’evento dedicato totalmente al business, alla formazione e al network del settore del vaping.
“Vaping is NOT tobacco” (Il vaping non è tabacco). L’iniziativa ha come obiettivo quello di arrivare a definire una regolamentazione sul vaping, a livello europeo, che riconosca le differenze, in termini di effetti sulla salute pubblica, tra il vaping ed il tabacco. Si tratta di una petizione online promossa da un Comitato di Cittadini provenienti da vari Paesi dell’Unione. Autorevoli ricerche scientifiche, infatti, hanno dimostrato che il vaping è significativamente meno rischioso per la salute umana rispetto al fumo.

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