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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Covid, Crisanti e il vaccino: «Sono favorevole, ma senza dati pubblici non lo faccio»

«Per una persona che chiede solo trasparenza si è scatenato il putiferio, ma il putiferio si dovrebbe scatenare sul fatto che abbiamo 15 mila morti», afferma il prof. Crisanti

Le perplessità espresse dal direttore di Microbiologia e Virologia all'università di Padova, il professor Andrea Crisanti, in merito al vaccino contro il coronavirus, hanno nell'immediato suscitato un mare di polemiche. In molti lo hanno persino etichettato quale "no vax", ma in sua difesa sono intervenute anche personalità importanti del mondo scientifico, quali il direttore di Malattie Infettive all'ospedale Sacco di Milano, dott. Massimo Galli: «La posizione di Crisanti, che ha tutta la mia stima, è stata travisata. - ha dichiarato nelle scorse ore il professor Galli - Era seccato di continuare a vedere annunci sui media sul vaccino e non dati concreti».

Lo stesso prof. Andrea Crisanti quest'oggi, lunedì 23 novembre, è quindi tornato sull'argomento nel corso di un'intervista televisiva rilasciata a SkyTg24: «Ribadisco che sulle basi delle conoscenze che abbiamo oggi non mi farei il vaccino. - ha detto Andrea Crisanti - Se dovessero rendere pubblici i dati e la comunità scientifica ne validasse la bontà me lo farei». Il professor Crisanti ha poi aggiunto: «Io non dubito che tutto verrà fatto con buona fede e con rigore, ma sta di fatto che tutto il problema è nella procedura affrettata. Anche il Remdesevir è stato approvato, ma è un farmaco con degli importanti effetti collaterali ed oggi tutta la procedura di approvazione è in revisione. Ci sono delle procedure che sono accelerate e che hanno intrinsecamente dei rischi».

Il professor Crisanti ha quindi puntualizzato: «Siamo un Paese provinciale e per una persona che chiede solo trasparenza si è scatenato il putiferio, ma il putiferio si dovrebbe scatenare sul fatto che abbiamo 15 mila morti, non su una cosa ovvia come quella che ho detto io. Parlando ad un pubblico di persone interessate alla scienza, ho solo espresso quello che pensano moltissimi scienziati in tutto il mondo. Questo è un dibattito che in Inghilterra e negl USA si puà fare tranquillamente, mentre qui da noi è subito diventata una contrapposizione tra chi è a favore del vaccino e chi no. Io sono favorevole al vaccino, - ha dunque precisato il professor Andrea Crisanti - soltanto chiedo la massima trasparenza e non penso che il vaccino sia un oggetto "sacro"». A precisa domanda se si vaccinerebbe a gennaio contro Covid-19, il prof. Crisanti ha dunque confermato: «Sulla base delle conoscenze che abbiamo oggi non me lo faccio, se dovessero rendere pubblici i dati e la comunità scientifica ne validasse la bontà allora lo farei, non ho nessun dubbio su questo».

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