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«Accelerare le vaccinazioni a domicilio, coinvolgere subito i medici di famiglia»

È Anna Maria Bigon, consigliera regionale del Partito Democratico, ad intervenire sul caso del mancato incontro di giovedì sera tra Regione e Fimmg: «Il Veneto è già in ritardo per somministrazioni rispetto alle dosi consegnate»

«Con migliaia di anziani impossibilitati a muoversi, molti con patologie gravi, è necessario accelerare le operazioni per le vaccinazioni a domicilio ed è incomprensibile la scelta della Regione di affidare il compito alle Usca, escludendo al momento i medici di base. Il Veneto è già in ritardo per somministrazioni rispetto alle dosi consegnate, l’accordo deve essere firmato immediatamente».
Anna Maria Bigon, consigliera regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Sanità interviene sul caso del mancato incontro di giovedì sera tra Regione e Fiemmg che ha rimandato di fatto l’intesa sulla somministrazione dei vaccini. «C’è già un’intesa nazionale tra Governo e sindacati, si parta da lì. Basta dare un’occhiata ai numeri per capire che la decisione di Palazzo Balbi non regge: solo in provincia di Verona i medici di base sono 560 contro i 55 delle Usca per 20mila persone anziane da raggiungere a casa. In un momento come questo il fattore tempo è fondamentale, dev’essere fatto l’impossibile per aumentare le vaccinazioni, senza limitarsi a ripetere che le dosi arrivate sono poche. Perché il Veneto continua a essere latitante: secondo i dati di sabato mattina è al 18esimo posto in Italia con una somministrazione del 72,8% contro una media nazionale del 78,9%. Tutta colpa dell’Europa e di Big Pharma?».

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