Costi aumentati ed entrare ridotte. «Servono più aiuti alle Province»
Il direttivo dell'Unione delle province venete si è riunito a Verona e ha messo in luce le criticità dei bilanci, dove i costi energetici sono raddoppiati ed i guadagni per l'Ipt e l'Rc Auto sono diminuiti
Costi energetici raddoppiati e una riduzione senza precedenti delle entrate da Imposta provinciale di trascrizione (Ipt) e da Rc auto: questi i conti per le Province venete illustrati nella seduta del direttivo di Upi Veneto che si è tenuta ieri, 19 settembre, al Palazzo Scaligero di Verona.
Minori entrate e maggiori spese che rischiano di mettere in crisi i cantieri per scuole e strade, in particolare quelli legati al Pnrr. Lavori che hanno visto negli ultimi mesi aumenti a due cifre dei prezzi dei materiali.
Nel dettaglio, nel 2021 rispetto al 2019, mancano nei bilanci delle Province venete quasi 30 milioni di euro (7 per la sola Provincia di Verona), dovuti alla contrazione dell'Ipt per i veicoli e dell'imposta sull'assicurazione. Una riduzione delle entrate coperta solo per circa l'8% dai fondi destinati dal cosiddetto decreto Ristori Bis.
Per i rincari energetici i decreti del Governo, invece, sosterranno dal 50 al 60% dell’aumento delle bollette. Un aumento atteso del 100% nel 2022 rispetto al 2021.
Sulle opere dei bandi del Pnrr, che riguardano soprattutto l’edilizia scolastica e la viabilità, pesa il rincaro dei materiali che, di fatto, ha impattato sugli affidamenti dei lavori, facendo registrare ad esempio un numero importante di gare d’appalto andate deserte. Qui l’integrazione prevista dallo Stato è pari al 10% (fino ad esaurimento del fondo nazionale di 3 miliardi di euro), in un contesto di rincari che si attestano tra il 20 e il 25%. Aumenti che potrebbero, in parte, rendere difficoltoso l’utilizzo dei fondi.
«Al centro del direttivo Upi, i principali nodi di discussione sono stati ancora una volta il rincaro dei costi dell'energia e dei materiali, la situazione finanziaria degli enti, il Pnrr e la complicata gestione dei cantieri per le opere di viabilità e di edilizia scolastica superiore - ha spiega il presidente di Upi Veneto e della Provincia di Treviso Stefano Marcon - Temi su cui avevamo già raccolto idee e proposte come Unione Province del Veneto, inviandole al Governo in un documento siglato di concerto ad aprile, ma che continuano a restare irrisolti e a influire pesantemente sui bilanci e sull'ordinaria attività degli enti locali, già indeboliti dalla riduzione degli introiti da Ipt e Rc auto. Il Decreto Aiuti, infatti, non ha fornito soluzioni sufficienti per affrontare con mezzi adeguati il contesto storico che stiamo attraversando, su cui incombe, al contempo, la crisi socio-economica post-pandemica e le conseguenze della guerra. Con le prime misure varate dal Governo sono stati assegnati a 99 enti tra Province e Città Metropolitane solo 20 milioni, da ripartire in modo proporzionale alle perdite, a fronte di una diminuzione di gettito intorno ai 300 milioni tra il 2019 e il 2021. L'auspicio era che con il Decreto Aiuti Ter ci fossero delle integrazioni importanti: purtroppo, però, il contributo straordinario in favore di Province e Città Metropolitane è stato incrementato solo di 40 milioni, che restano comunque insufficienti. Il rischio è che gli investimenti già effettuati, i progetti in corso e quelli programmati, a fronte di una mancanza di risorse, risultino vani. Quello che chiediamo, dunque, è che i prossimi passi del Governo rilevino le reali urgenze territoriali e diano alle amministrazioni locali strumenti più puntuali e immediati».
«Nel consiglio direttivo è emersa con forza la difficoltà delle Province nel dare continuità a progetti e servizi alla luce della contrazione delle entrate e dei rincari energetici e dei materiali - ha sottolineato il presidente della Provincia di Verona Manuel Scalzotto - Tutte le amministrazioni locali dovranno fare i conti con bilanci complicatissimi. Il Pnrr è strategico per molti progetti indispensabili, anche per l’efficientamento energetico, ad esempio nelle scuole. Che ognuno faccia la propria parte affinché ci siano le condizioni per non perdere questa opportunità».