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Legge regionale sulle case popolari, la recente riforma sarà riformata

Le novità sono diventate effettive dall'estate scorsa, scatenando proteste. Unione Inquilini: «Accettate le nostre proposte di modifica»

Siamo riusciti ad ottenere un risultato importante, una battaglia che Unione Inquilini del Veneto sta conducendo da tempo sulla legge regionale per le case popolari. 

Così si sono espressi i rappresentanti dell'Unione Inquilini di Venezia, Vicenza e Verona, nella nota congiunta con cui è stato dato l'annuncio dell'accorto trovato dall'associazione che da anni si occupa di diritto alla casa con la Regione Veneto. «Siamo riusciti a sottoporre al tavolo istituzionale le modifiche che altrimenti avrebbero escluso centinaia di famiglie».

Matelda Bottoni, Teresa Turetta e Francesca Bragaja, segretarie rispettivamente dell'Unione Inquilini di Venezia, Vicenza e Verona, hanno spiegato che ieri, 23 ottobre, la giunta regionale del Veneto ha analizzato le proposte di modifica alla riformata legge di edilizia residenziale, quella entrata in vigore questa estate e che aveva scatenato proteste in tutte le province.
Le proposte di modifica dovranno ora ratificate dalla giunta e dal consiglio regionale entro un mese, per poi diventare operative dall'inizio del prossimo anno. Queste le modifiche elencate da Bottoni, Turetta e Bragaja: «Ricalcolo dei canoni, con restituzione della differenza a carattere retroattivo; tutela di anziani e disabili anche se con risparmi dalla decadenza dell'alloggio; no Iva a carico inquilini; risoluzioni dei problemi derivati dai sistemi informatici per il calcolo del canone e una riduzione del canone stesso; innalzamento dell'Isee di permanenza per tutti, con conseguente innalzamento della soglia di decadenza ed esclusione di somme derivanti da risarcimenti assicurativi e similari nell'Isee».

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