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«Una partita per Tommy», evento benefico organizzato da CuoreChievo

La partita servirà per raccogliere fondi contro una malattia rara, l'ittiosi. Si giocherà martedì 16 ottobre alle 17.30 al Bottagisio con biglietto di ingresso a 15 euro

L'associazione CuoreChievo ha organizzato per martedì 16 ottobre una partita benefica per raccogliere fondi contro l'ittiosi. Il denaro raccolto sarà destinato a sostenere la produzione del farmaco necessario a questa malattia rara, per la quale ancora non ci sono rimedi risolutivi. La campagna di sensibilizzazione è stata avviata a Verona dal sindaco Federico Sboarina, dopo aver incontrato i genitori del piccolo Tommy, 5 anni, affetto da ittiosi lamellare.

«Una partita per Tommy» si disputerà fra la Chievo Legends e le All Stars del capitano Damiano Tommasi alle 17.30 al Bottagisio con biglietto di ingresso a 15 euro. Il ricavato andrà interamente devoluto alla causa.

Sono orgoglioso della nostra città - ha detto il sindaco Sboarina - perché risponde sempre attivamente quando ci sono cause importanti come questa. Qualche settimana fa mi sono impegnato con i genitori del piccolo Tommy a sostenere la raccolta fondi necessaria per il farmaco. Fortunatamente la ricerca ha già prodotto buoni risultati, adesso si tratta di trovare i fondi per la produzione del gel che aiuterebbe Tommy e tutte le persone come lui ad avere una quotidianità migliore. Siamo solo all'inizio, so che Verona farà anche molto altro.

E il presidente di CuoreChievo Alessandro Cardi ha aggiunto: «Qualsiasi disabilità non è mai veramente tale se la si guarda con occhi diversi. Nel caso di questa malattia ci sono soluzioni a cui vogliamo contribuire».

L'ittiosi è una malattia che nasce per la mancanza di un enzima e provoca la secchezza della pelle, che perde elasticità e impedisce di sudare. La ricerca realizzata dall'università tedesca di Munster è riuscita a creare un gel che permette di curare la malattia. La sperimentazione sugli animali ha già dato risultati positivi, ma ora sono necessari 2 milioni di euro per realizzare i prototipi della crema e circa 15 milioni affinché l'industria farmaceutica avvii la produzione. La distribuzione del gel rappresenterebbe un risparmio anche per il sistema sanitario nazionale che fornisce già i malati di altri farmaci non risolutivi.

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