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Turisti "mordi e fuggi" in città: stangata del Comune ai bus di comitive

La variazione riguarda solamente quei mezzi che si fermano un solo giorno: "Ogni anno a Verona arrivano in pullman circa 2 milioni di visitatori, persone che usufruiscono di tanti servizi, per questo era corretto adeguare le tariffe"

Dal 1° settembre entreranno in vigore le nuove tariffe per l’ingresso degli autobus turistici a Verona, solamente per quelli che si fermano un solo giorno. L'adeguamento, che riguarda i cosiddetti turisti “mordi e fuggi”, è stato deciso per allineare le tariffe veronesi all’andamento medio delle altre città turistiche.

Invariate tutte le altre tariffe. Rimane di 15 euro il pass per bus diretti alle strutture alberghiere, di 30 euro quello per le comitive dirette in Arena per il Festival Lirico e gratuito quello per i bus verso lo Stadio e all'Agsm Forum per eventi sportivi, ai parcheggi della fiera, gite scolastiche, comitive di residenti in città e diversamente abili.
L’adeguamento della tariffa avrà una diversificazione a seconda della stagionalità: bassa, per i mesi di novembre, gennaio, febbraio e marzo; alta, per dicembre e da aprile a ottobre. Così, per un permesso rilasciato prima dell'ingresso nella Ztl-Bus si passerà dagli attuali 55 euro a 100 in bassa stagione e 150 in alta stagione. Passerà dagli attuali 30 a 40 euro la tariffa per i bus con capienza massima di 25 persone e per quelli provenienti dal lago di Garda.

Le altre città, in cima alle classifiche di flussi turistici come Verona, hanno già da tempo un tariffario giornaliero più alto: Roma 160/200, Firenze 225/300, Venezia 230/260, Pisa 134/200.

Il nuovo piano tariffario, deciso dalla Giunta, è stato illustrato giovedì mattina dagli assessori alla Viablità Luca Zanotto e al Bilancio Francesca Toffali, insieme al presidente di Amt Francesco Barini.

“Milioni di turisti ogni anno arrivano nella nostra città – ha spiegato Zanotto - e l'Amministrazione comunale deve garantire servizi anche a tutti coloro che trascorrono a Verona solo qualche ora, spesso senza generare alcun volano economico. Per questo l’adeguamento era necessario. Si tratta di un aumento di 2-3 euro a turista. Queste maggiori entrate ci permetteranno di sistemare strade e marciapiedi, di garantire l'accesso a musei e monumenti, di aumentare la sicurezza, di ottimizzare la raccolta rifiuti. In altre parole, di continuare ad assicurare servizi adeguati, senza che i costi ricadano solo sulla collettività. Aspetti importanti sia per i veronesi sia per i turisti”.

“Un riconoscimento all’importanza e al valore della nostra città, che finalmente è equiparata a tanti altri comuni d'Italia – ha detto Toffali -, ma anche un modo per sostenere i costi che la città deve affrontare per accogliere milioni di persone, programmando una sempre migliore accoglienza. Questi aumenti non andranno ad incidere sul numero di pernottamenti in città, in quanto per chi si ferma in una struttura alberghiera la tariffa rimane invariata, così come per gli studenti o per chi viene in Arena. Si tratta, invece, di un adeguamento per chi resta in città una sola giornata o poche ore”.

“Ogni anno a Verona arrivano in pullman circa 2 milioni di visitatori – ha concluso Barini -, persone che usufruiscono di tanti servizi, per questo era corretto adeguare le tariffe, che rimangono comunque più basse di tante altre città. Verona resta comunque una delle città meno care, anche per tutte le tariffe che sono rimaste invariate. Sono convinto che la visita alla nostra città meriti la spesa di almeno tre euro per chi resta solo poche ore. Nel 2017 abbiamo venduto 22.118 pass da 55 euro, con l’adeguamento appena varato l’Amministrazione dovrebbe avere oltre un milione di ricavi. Ringrazio la Giunta per aver accolto la nostra proposta di adeguamento, a dimostrazione che il gioco di squadra funziona e che insieme si possono raggiungere bei risultati”.

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