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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità Porto San Pancrazio / Lungadige Galtarossa

Partito da Borgo Venezia il tour della Verona rigenerata dalla Variante 29

«La città che cambia non è più solo uno slogan - ha detto il sindaco Sboarina - Tutte le proposte arrivate vanno oltre l'interesse dei privati, proponendo progetti che puntano all'interesse collettivo»

È partito ieri, 16 gennaio, il tour alla scoperta delle aree dismesse private di Verona che verranno rigenerate attraverso la Variante 29. Le manifestazioni pervenute allo specifico bando sono state 145, distribuite su tutto il territorio comunale. L'obiettivo dell'amministrazione è di visitare il maggior numero di queste aree da recuperare per rendersi conto sul posto delle reali potenzialità di ciascuna e delle opportunità che la rigenerazione offre al territorio. Ma anche per capire se il mix di funzioni richieste dai proponenti è adeguata allo sviluppo armonico dei quartieri.
Per l’occasione è stato usato un autobus, addobbato con lo slogan «Verona la città che cambia #variante29». Sul mezzo sono saliti il sindaco Federico Sboarina, l'assessore alla pianificazione urbanistica Ilaria Segala, il vicesindaco Luca Zanotto e numerosi consiglieri comunali.

Tre le fermate della prima uscita, concentrate nel quartiere di Borgo Venezia e in particolare nell'area dell'ex Tiberghien, per la quale sono arrivate interessanti proposte di recupero residenziale ma anche di servizi per il quartiere. Per poi proseguire su Lungadige Galtarossa, in direzione Boschetto, dove si preannuncia l'arrivo di un innovativo parco termale. È questa la filosofia alla base della Variante 29, dare nuova vita ad aree e edifici abbandonati o degradati, con destinazioni d'uso che si sposano con gli interessi dei privati ma che portano valore aggiunto nella zona in cui insistono. Il tutto, senza consumo di nuovo suolo, per una città che si rigenera riqualificandosi. Un filo conduttore che unisce le diverse manifestazioni di interesse e proposte progettuali arrivate, e che ora l'amministrazione dovrà vagliare nel dettaglio.

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(Il sopralluogo in Via Della Barbera)

LE AREE VISITATE IERI

L'area dell'ex sede Croce Verde in Via del Capitel, oggi fortemente degradata. La volontà dell’ente è quella di farvi ritorno il prima possibile, recuperando l’ampia superficie attraverso un progetto che prevede un mix di funzioni. Oltre agli uffici della Croce Verde, sono ipotizzati spazi per i servizi dei quartieri (1.850 mq), laboratori per i cittadini (1.000 mq), una parte di residenziale (700 mq) ma anche ampie aree scoperte sempre a disposizione delle attività del quartiere.

In Via della Barbera sono presenti alcuni capannoni che rientrano nell’area di pertinenza dell'Ex Tiberghien. Ora sono adibiti a magazzini, in parte in disuso. L'obiettivo della proprietà è trasformarli in edifici residenziali, in linea con la vocazione della zona, riservando una piccola quota a commerciale (circa 2.700 mq di residenziale complessivi e 500 di commerciale).

Il tour si è concluso in Via Galtarossa 22, nella sede della storica poligrafica Cortella. Circa 6mila metri quadrati di superficie coperta, 2mila di cortile centrale che i proprietari, affiancati da un pool di progettisti, vorrebbero trasformare nel primo bosco serra termale della città, sfruttando la presenza di una risorgiva naturale che scende da Montorio che arriva calda e potrebbe essere utilizzata per dare vita ad un'oasi naturalistica a due passi da Piazza Bra. Un progetto ambizioso, che punta a sfruttare la posizione strategica dell’area vicina al centro per attirare attività di imprenditoria moderna, che trovano nella tecnologia e nella sostenibilità i propri punti di forza. Il progetto prevede 600 mq di spazi per attività socio-culturali; 500 mq per bar e ristoranti, preferibilmente bio, 150 mq per ciclo officina ovvero un punto noleggio biciclette; 1.000 mq per spazi ricettivi a servizio delle imprese innovative; 1.000 mq da adibire a direzionale e co-working. Nella superficie scoperta trovano spazio la piazza lineare, le isole boscate e la fonte termale.

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(Visita alla Cortella)

I COMMENTI

«La rigenerazione urbana non ci sarà solo in Zai. In molti quartieri ci sono proprietà private che attendono nuovi utilizzi - ha detto il sindaco - Andiamo sul posto a vedere le aree che faranno parte della grande rigenerazione complessiva della città per capire se sono realizzabili. Lo spirito della Variante 29 è proprio questo, togliere dal degrado e dall’abbandono luoghi ed edifici cittadini oggi inutilizzati, per trasformali in grandi opportunità di crescita e riqualificazione. La città che cambia non è più solo uno slogan. Il valore aggiunto di tutte le proposte arrivate è che vanno oltre l’interesse dei privati, proponendo progetti che non puntano alla speculazione fine a se stessa ma all’interesse collettivo. Ci sono ben 145 aree pronte ad avviare questo processo di rigenerazione, puntiamo ad accelerare i tempi perché portarli a termine vuol dire cambiare il volto della città e migliorarne significativamente la qualità della vita».
«Il bando ha avuto un grandissimo riscontro, sono arrivate tantissime manifestazioni d’interesse che da sole riqualificheranno oltre un milione di metri quadri urbani - ha aggiunto Segala - Senza contare la diversità degli interventi proposti, la maggior parte dei quali riguardano i servizi pubblici, a favore quindi dell’intera collettività».

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