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Torna l'ora legale 2021: ecco quando spostare le lancette e come cambia il "coprifuoco"

Secondo Terna nel 2019 l'Italia ha risparmiato circa 100 milioni di euro grazie all'ora legale

L'ora legale si appresta a tornare in Italia anche quest'anno. Il prossimo fine settimana, infatti, le lancette degli orologi andranno spostate avanti di sessanta minuti allo scoccare delle ore 2 nella notte tra sabato 27 e domenica 28 marzo 2021. La procedura che "allungherà" così le nostre giornate di luce naturale permetterà di risparmiare energia, dunque anche denaro. Così almeno sostiene la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale Terna.

Secondo i dati analizzati da Terna, infatti, dal 31 marzo 2019, grazie proprio a quell’ora quotidiana di luce in più che ha portato a posticipare l’uso della luce artificiale, l’Italia ha risparmiato complessivamente 505 milioni di kilowattora (quanto il consumo medio annuo di elettricità di circa 190 mila famiglie), un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 250 mila tonnellate. Considerando che nel periodo di riferimento un kilowattora è costato in media al cliente domestico tipo (secondo i dati dell’ARERA) circa 20 centesimi di euro al lordo delle imposte, il risparmio economico per il sistema relativo al minor consumo elettrico «nel periodo di ora legale per il 2019 è pari a circa 100 milioni di euro».

Il maggior risparmio di energia elettrica lo si avrebbe avuto, come di consueto, nei mesi di aprile e ottobre. Ciò perché questi due mesi hanno giornate di per sé più "corte" in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell’intero periodo. Spostando in avanti le lancette di un’ora, quindi, si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi come luglio e agosto, invece, poiché le giornate sono già più lunghe, l’effetto “ritardo” nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità.

Dal 2004 al 2019, sempre secondo i dati elaborati da Terna, il minor consumo di elettricità per il Paese dovuto all’ora legale «è stato complessivamente di circa 9,6 miliardi di kilowattora (quantitativo equivalente alla richiesta di energia elettrica annua di una regione come la Sardegna) e ha comportato in termini economici un risparmio per i cittadini di oltre 1 miliardo e 650 milioni di euro».

Quest'anno, piccola nota di "colore", essendo in Italia vigenti delle disposizioni specifiche previste dal Dpcm 2 marzo 2021 per il contrasto alla pandemia da Covid-19, un piccolo influsso l'ora legale lo avrà anche sul cosiddetto "coprifuoco" che, come noto, è fissato dalle norme tra le ore 22 e le 5 del mattino seguente. Nella singola giornata di domenica 28 marzo, infatti, spostando avanti le lancette di un'ora tra le ore 2 e le 3, il "coprifuoco" notturno si concluderà con 60 minuti d'anticipo rispetto a come si era abituati (le vecchie ore 4 saranno già le 5 del mattino), venendo poi naturalmente compensato dalla percezione di un inizio altrettanto anticipato del "coprifuoco" serale allo scoccare delle successive 22 (cioè già con la luminosità delle vecchie ore 21).

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