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Nuovo format per garantire le misure anti Covid-19: è il Tocatì 2020

La 18° edizione del Festival Internazionale dei Giochi in Strada si svolgerà in luoghi a lei inconsueti e soprattutto, per la prima volta, si "giocherà" a livello nazionale, seppur a debita distanza

Il Tocatì festeggia la maggiore età con un format completamente nuovo, nel rispetto di tutte le misure per la sicurezza. Giochi nei musei, ingressi contingentati, strumenti sanificati, mascherine e gel. Ma anche una nuova piattaforma streaming per seguire tutto l’evento da casa. E collegarsi con il resto d’Italia. Ospiti d’onore di quest’anno, infatti, saranno 13 borghi da nord a sud che, via web, racconteranno e mostreranno le loro tradizioni. Compresa la frazione scaligera di Sezano con il ‘Zugo de l’ovo’.

Dal 18 al 20 settembre si terrà la 18a edizione del Festival Internazionale dei Giochi in Strada, organizzata dall’Associazione Giochi Antichi in collaborazione con il Comune di Verona. Un’edizione speciale, non solo perché si sposterà in luoghi inconsueti, come all’interno dei musei, dei cortili e delle ville, ma anche perché, per la prima volta, si "giocherà" a livello nazionale, seppur a debita distanza. Tutti potranno accedere alle dirette e ai collegamenti con il resto d’Italia dai canali social dell’evento o dal sito www.tocati.it.

Grazie ad una rete di istituzioni, associazioni e realtà cittadine incontri, laboratori e giochi si terranno in luoghi mai utilizzati prima. Dal Museo di Storia Naturale a quello di Castelvecchio, e ancora la Villa Romana di Valdonega, Palazzo Diamanti, la Chiesa di Santa Maria in Organo, il Museo degli Affreschi Cavalcaselle, Palazzo della Ragione, Bastione Santo Spirito all’ex Zoo, Arsenale ed ex macello. Tutte location che permetteranno di controllare le presenze, gestire ingressi ed uscite, far rispettare le regole come l’uso della mascherina. E sanificare tutti i giochi.

Torneranno poi, in tutta sicurezza, gli incontri sul gioco, l’arte, la cultura e la candidatura del Tocatì nel registro delle buone pratiche Unesco. Così come i concerti all’aperto in lungadige San Giorgio, i cortometraggi del Bridge Film Festival e il teatro per bambini. Ai più piccoli sarà dedicata una speciale sezione con tanti giochi e attività. Piazza Erbe farà da cornice all’installazione di imbarcazioni provenienti da Venezia e dal lago di Garda. Cortile Mercato vecchio, come di consueto, cuore del Festival, ospiterà il Forum Internazionale della cultura ludica. Sabato 19, dalle ore 8.30 alle ore 13, nella Loggia Fra Giocondo, si terrà l’incontro internazionale “Tocatì, un programma condiviso per la salvaguardia dei Giochi e Sport Tradizionali”.

Sul portale del Comune, invece, i provvedimenti viabilisitici e la mappa del festival. Il Tocatì è realizzato in collaborazione con Aejest - Associazione Europea dei Giochi e Sport Tradizionali, Mibact, Istituto Centrale per il patrimonio Immateriale, Regione Veneto, Provincia di Verona, Università. E conta numerosi patrocini e sponsor, tra cui anche Amia, Acque Veronesi, Agsm, Amt, Atv, Esu. A presentate la 18a edizione di Tocatì, questa mattina all’interno del Teatro Romano, il sindaco, l’assessore alla Cultura e gli organizzatori Paolo Avigo, presidente di Aga, e Giuseppe Giacon. Presenti anche i rappresentanti di tutte le realtà che collaborano all’iniziativa

«Il Tocatì, una delle eccellenze della nostra città, non si ferma e torna con un nuovo format nel rispetto di tutte le misure che ci consentono di stare insieme in sicurezza – ha detto il sindaco -. Stiamo vivendo una nuova normalità e la salute è il bene primario da tutelare, per questo sono stati stilati protocolli ad hoc e si giocherà in spazi che consentono il contingentamento e le distanze. Dopo i momenti difficili che abbiamo passato, tanta era la voglia di ricominciare, dalla musica allo sport, fino ai giochi antichi. Il nostro festival è un momento di festa per tutti, veronesi e turisti, per questo lo abbiamo voluto con tutte le forze anche quest’anno, seppur in versione ridotta e diversa rispetto al passato».

«Apriamo i musei e gli spazi interni ai palazzi per consentire al gioco di proseguire in tutta sicurezza - ha aggiunto l’assessore alla Cultura -. Si è creata una rete tra istituzioni, associazioni ed enti che ha permesso di mettere in piedi, nonostante le difficoltà, il Tocatì. Una sfida che vogliamo vincere per dare un messaggio di positività dopo il periodo buio che abbiamo vissuto. Ringrazio l’Associazione giochi antichi per il grande impegno e per aver dimostrato, ancora una volta, con questo nuovo format studiato appositamente per quest’anno, di essere all’altezza della complessità della situazione che stiamo vivendo».

«Sarà un’occasione preziosa per tutta la città, che potrà entrare nei luoghi di cultura e giocare in posti inediti – ha affermato Paolo Avigo -. Abbiamo riflettuto a lungo se era il caso di fare il Festival, ma questa nuova normalità potrebbe protrarsi nel tempo. Ecco perché abbiamo deciso di ripensare tutta l’organizzazione e di adottare metodi diversi. Rispettando le regole anche il Tocatì si può fare».

«Una versione ridotta con 40 attività – ha concluso Giuseppe Giacon -, rispetto alle 226 dell’anno scorso. Un numero che dà l’idea di come sarà diverso il Tocatì. Dalle piazze ci spostiamo all’interno di gallerie, cortili e palazzi, non togliendo nulla però alla programmazione che è ricchissima. E poi, novità di quest’anno una piattaforma digitale dalla quale sarà possibile seguire il Festival in streaming e collegarsi con tutta Italia per conoscere nuovi giochi».

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