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Tav, per la Brescia-Verona non ci sarebbero problemi. Per il M5S forse sì

Manca poco alla stesura dell'analisi costi-benefici sull'Alta Velocità veneta, che potrebbe cambiare ma non sarebbe bloccata. E questo potrebbe portare imbarazzo tra i 5 Stelle vicini ai No Tav scaligeri

Ieri, 11 marzo, il premier Giuseppe Conte e il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli hanno visitato il nuovo stabilimento di Fincantieri Infrastructure, dove è iniziata la costruzione del nuovo ponte sul Polcevera di Genova. Oltre che del ponte che sostituirà il Morandi crollato la scorsa estate, gli esponenti del Governo hanno parlato di infrastrutture in generale, lanciando anche un tour per i cantieri del Paese. Una strategia, secondo alcuni esperti, per distrarre l'attenzione dalla posizione tutt'altro che netta che l'esecutivo ha sulla Tav. Conte, infatti, ha definito la Torino-Lione «un'ossessione», perché per il presidente del consiglio la Tav è un'opera tra le tante presenti in questo momento in Italia.

Parlando poi di Alta Velocità, non c'è solo la Tav Torino-Lione. C'è infatti anche la Brescia-Verona-Padova, la cui costruzione sembra davvero prossima. Lo stesso ministro Toninelli ieri ha confermato che a breve sarà pronta l'analisi costi-benefici sull'Alta Velocità veneta, che potrebbe essere modificata, ma l'ipotesi che l'opera venga bloccata sembra distante.
Ciò non togliebbe un certo imbarazzo all'interno del Movimento 5 Stelle locale. La parlamentare veronese Francesca Businarolo, ad esempio, è molto vicina ai No Tav scaligeri, tanto che a febbraio ha partecipato anche lei alla visita di una delegazione di contrari alla Brescia-Verona al ministro dell'ambiente Sergio Costa, in cui i No Tav hanno fatto presente tutti i problemi ambientali legati alla costruzione della Tav nel territorio tra Lombardia e Veneto.

E anche se i cantieri della Brescia-Verona dovessero partire, questo non placherebbe gli animi dei veneti favorevoli alla Tav, che continuerebbero la loro battaglia insieme ai piemontesi e a tutti gli italiani che vogliono la Torino-Lione. Il consigliere regionale veronese Stefano Casali è per la Tav, un'opera «che permetterebbe collegamenti veloci con gli altri paesi limitrofi e incentiverebbe gli investimenti in Italia», scrive Casali. Per non parlare poi del comitato Veneto Sì Tav, secondo cui un blocco della Torino-Lione provocherebbe grandi conseguenze negative anche per Veneto.

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