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TAV a Verona: il Consiglio comunale approva quattro varianti al progetto

Giovedì sera inoltre è arrivato il via libera agli ordini del giorno presentati dalle minoranze, per la riapertura dell'anagrafe di San Massimo e l'apertura di altre sedi nei quartieri cittadini che ne hanno maggiore necessità

Non solo la revoca delle mozioni omofobe del 1995. Nel Consiglio comunale di Verona che si è tenuto nella serata di giovedì 18 novembre, sono state approvate, con 20 voti favorevoli e 3 astenuti, le quattro varianti individuate nel progetto esecutivo Alta Velocità del primo lotto d’intervento sulla tratta Verona – Padova.
SI tratta del frutto del recepimento delle prescrizioni del CIPE in sede di approvazione del progetto definitivo e riguardano: 

  • la riduzione dell’elettrodotto previsto, il cui allaccio avverrà alla linea Megareti da 32 Kv esistente;
  • la realizzazione sul sedime di quella che è prevista come pista di cantiere, di un percorso ciclo-pedonale di collegamento con il quartiere di Porto San Pancrazio, che sarà trasferito al Comune di Verona al termine dei lavori;
  • l’allargamento stradale di via Pontara Sandri, da 5 a 8,50 metri, a partire dall’intersezione con via Fiorane fino allo svincolo di collegamento con il raccordo autostradale;
  • infine, con la realizzazione del tombino ferroviario (compreso nel progetto definitivo), viene prevista la sistemazione della fossa Cercola, per lo sviluppo di circa 300 metri a partire dal tombino stesso, mediante regolarizzazione della sezione e riprofilatura delle scarpate.

«Con la deliberazione proposta – ha spiegato all’aula la vicesindaca e assessora alla Pianificazione urbanistica Barbara Bissoli – il Consiglio comunale è chiamato a confermare il parere positivo sulle varianti localizzative del progetto esecutivo della tratta in esame, da me già espresso nella riunione indetta dalla Regione Veneto lo scorso 24 ottobre. Il documento include anche la trasmissione a RFI, come supporto istruttorio, del parere positivo della 7^ Circoscrizione, recante osservazioni che richiamano quelle già proposte dalla stessa nel 2016 e che erano stata recepite dal Consiglio comunale nella deliberazione del 4 febbraio 2016».

Altre mozioni e ordini del giorno

È stata inoltre approvata all’unanimità, con 28 voti favorevoli, la mozione a firma della consigliere Carla Padovani (Battiti per Verona) che impegna l’Amministrazione ad attivarsi affinché si proceda al più presto alla riapertura dell’anagrafe a San Massimo.

Via libera, con 27 voti favorevoli e 1 astenuto, anche per l’ordine del giorno condiviso da tutti i gruppi consiliari di maggioranza e minoranza, con primo firmatario il consigliere Paolo Rossi (Verona Domani), che propone l’apertura di sedi anagrafe nei quartieri di Verona che hanno maggiore necessità come la zona Sud della città.

Ad inizio seduta sono stati approvati, con 21 voti favorevoli e 4 astenuti, i verbali delle sedute consiliari dal 5 maggio al 27 ottobre 2022, infine l'aula ha ricordato, con un minuto di silenzio, l’ex consigliere ed assessore comunale Antonio Piva deceduto lo scorso 3 novembre: a darne memoria l’ex sindaco Paolo Zanotto.

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