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Consiglio comunale, ok alla deroga: nell'area degradata di via San Marco sorgerà un supermercato

Con 26 voti favorevoli e 6 contrari, il "si" è arrivato nella serata di giovedì in Comune a Verona: la maggioranza spiega che nell'intervento di rigenerazione urbana è prevista la realizzazione di un unico edificio commerciale e delle relative opere compensative

Dopo quella della scorsa settimana relativa ad un'area di corso Milano, giovedì sera è arrivata l'approvazione del Consiglio comunale di Verona, con 26 voti favorevoli e 6 contrari, per la deroga alla destinazione d’uso per l’intervento di ristrutturazione edilizia, richiesta dalla ditta Mion Immobiliare, per un'altra area, questa volta di 10511 metri quadrati, presente tra i civici 108-110-112 di via San Marco e in via Curiel 9 a Borgo Milano. Nella zona si trovano un immobile adibito a magazzino logistico e un edificio residenziale attualmente abbandonati, i quali saranno dunque interessati da un intervento che consiste in una ricomposizione volumetrica volta a realizzare un unico edificio commerciale.

Da Palazzo Barbieri spiegano che nello specifico i lavori presentano due modalità di intervento: la prima rivolta al progetto edilizio di ristrutturazione, per il recupero delle volumetrie preesistenti, che al termine delle previste demolizioni, vedrà la costruzione di un unico fabbricato ad uso commerciale; la seconda, per opere pubbliche compensative esterne, a carico della società immobiliare, consistenti nella riqualificazione delle intersezioni stradali tra via San Marco - via Curiel - via Molise, per un costo complessivo pari a circa 1 milione 300 mila euro.

«L’intervento – sottolinea l’assessore all’Urbanistica Ilaria Segala - andrà a riqualificare un’area dismessa, perseguendo le finalità sostenute dall’Amministrazione di rigenerazione urbana, di contenimento del consumo del suolo e di recupero sociale ed urbano di un’area degradata. Inoltre, l’opera nel suo complesso prevede una forte diminuzione della volumetria preesistente, da 32.020 metri cubi a 12.542 metri cubi e della SUL, da 3777 metri quadrati a 2200,05 metri quadrati. Infine, il progetto edilizio sarà accompagnato dall’esecuzione di importanti opere di sistemazione e miglioramento della viabilità esistente di via San Marco, via Curiel e via Molise, a vantaggio della collettività».

L’esistenza di un pubblico interesse, sottilinea l'Amministrazione, valevole anche per le iniziative economiche private volte al riutilizzo e alla riconversione di immobili mediante interventi di ristrutturazione edilizia, è alla base del riconoscimento di una nuova deroga alla destinazione d’uso richiesta dalla società immobiliare.
Accolto dall’assessore l’emendamento collegato a firma dei consiglieri Paola Bressan (FI) , Matteo De Marzi (Battiti per Verona domani) e Andrea Velardi (Lega Nord) che chiede venga realizzata, utilizzando parte degli spazi dedicati a parcheggio, un’area verde da adibire ad area cani o a verde pubblico attrezzato. Accolti anche due degli otto emendamenti presentati dal capogruppo Sinistra Verona in Comune Michele Bertucco, che inseriscono alcune modifiche tecniche al testo deliberativo.

«Questo è un esempio di come funziona l’urbanistica a Verona – sottolinea Bertucco, intervenuto per la relazione di minoranza -. Il privato presenta il suo progetto, dettando regole e richiese alle quali il Comune è sempre pronto a dare risposta positiva, anche attraverso lo strumento della deroga. Le opere compensative, che non sono altro che delle rotonde, vengono presentate come interventi risolutivi per la viabilità, quando nella realtà sono necessarie allo stesso supermercato realizzato dal privato».

«Questa delibera dimostra che l’Amministrazione non è molto consapevole di quale sia la situazione dei supermercati in Corso Milano – dichiara il capogruppo Pd Federico Benini -. È infatti pronta ad approvarne una nuova realizzazione in un quartiere che già oggi presenta la maggior concentrazione rispetto a tutta la città. Un’opera incomprensibile».

«Manca una visione complessiva dello sviluppo urbanistico della città – rileva il capogruppo Gruppo misto Carla Padovani -. Ancora una volta ci troviamo ad esaminare opere proposte senza valutare le esigenze del quartiere in cui verranno realizzate. Sono favorevole al recupero di aree degradate, ma non credo che Borgo Milano abbia veramente bisogno di un ulteriore supermercato».

«Bisogna ragionare in maniera complessiva – dichiara il capogruppo Traguardi Verona Tommaso Ferrari -. Invece, risultano sempre gli stessi problemi urbanistici, che non tengono in considerazione le necessità dei cittadini, con i quali non esiste mai un confronto».
Lo stesso Ferrari, con una nota diffusa, ha poi aggiunto: «Il dibattito sulla proliferazione dei supermercati riguarda tutta la città, dato che, in sostanza, si tratta di mancata programmazione urbanistica. Utilizzando continuamente strumenti di deroga (in questo caso lo Sblocca Italia, che permette di derogare alle previsioni vigenti sulla base della pubblica utilità) la Giunta fa interventi a spot e disordinati, abbandonando il proprio ruolo storico di “disegno” della città. In Borgo Milano e zone limitrofe, già ampiamente fornite di supermercati e allo stesso tempo messe a dura prova dai flussi incessanti di traffico, questa dinamica non solo peggiora la vivibilità, ma alimenta una bolla destinata a scoppiare, con conseguente fallimento delle piccole attività che la stessa Amministrazione si è impegnata a preservare».

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