Studio Iss-Kessler: «In Italia 12 mila morti evitati con i vaccini». Vita pre-pandemia? 90% di vaccinati dai 5 anni
La campagna di vaccinazione in Italia avrebbe evitato 12.100 decessi e, allo stesso tempo, consentito la ripresa di metà dei contatti sociali dell'era pre-Covid
Uno studio firmato tra gli altri anche da Silvio Brusaferro e Giovanni Rezza, rispettivamente presidente dell'Istituto Superiore di Sanità e direttore generale della Prevenzione sanitaria presso il ministero della Salute, afferma in buona sostanza che da fine giugno 2021 il programma di vaccinazione anti Covid-19 avrebbe consentito «la ripresa di circa la metà dei contatti sociali registrati in epoca pre-pandemia».
Oltre a questo, nello studio che vede collaborare tra gli altri Iss e Fondazione Bruno Kessler, i ricercatori affermano che «in assenza di vaccinazione», solo un terzo circa dei contatti sociali avrebbe potuto essere ripreso per ottenere lo stesso numero di casi, ma ciò avrebbe comportato comunque «il costo aggiuntivo di circa 12.100 morti in più tra il 27 dicembre 2020 e il 30 giugno 2021».
In breve, secondo tale studio, la campagna di vaccinazione anti Covid in Italia avrebbe sinora evitato oltre 12 mila decessi, pur consentendo altresì un'importante ripresa della nostra vita sociale. Risulterebbe dunque essere stata contrastata grazie ai vaccini la diffusione della variante Delta del virus Sars-CoV-2, divenuta oramai prevalente anche in Italia.
Lo studio, infatti, rivelerebbe che «l'effetto negativo della diffusione della variante Delta a luglio è stato interamente compensato dalla vaccinazione nel mese di luglio e agosto 2021». Infine, gli stessi ricecatori affermano: «Stimiamo che un ritorno completo alla vita pre-pandemia potrebbe essere raggiunto in sicurezza solo se più del 90%, compresi i bambini dai 5 anni in poi, sarà vaccinato utilizzando vaccini mRNA sviluppati nel 2020». In ogni caso, concludono gli autori della ricerca, «l'aumento della copertura vaccinale consentirà ulteriori margini di riapertura sociale anche in assenza di un vaccino pediatrico».