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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Universitari e obbligo green pass, Udu: «Tamponi gratis a chi non ce l'ha. Risolvere nodo aule e trasporti affollati»

Secca replica da parte di Udu Verona all'appello congiunto dei rettori veneti: «Invito a vaccinarsi, dopo la responsabilità dimostrata dalla componente studentesca in questi mesi estivi, è una presa in giro»

Il precedente appello congiunto dei quattro rettori delle università del Veneto non è stato apprezzato dai rappresentanti degli studenti di scuole e università che, in vista della prossima riunione CoReCo di lunedì 23 agosto, hanno risposto dopo la pausa estiva con una lettera indirizzata proprio ai componenti del CoReCo ed agli uffici scolastici provinciali. Nella missiva si denuncia quella che una nota stampa dell'Udu Verona definisce «l'impreparazione per gestire un ritorno in presenza di tutti gli studenti e il costante definanziamento nel settore dell'istruzione».

Dall'1 settembre studenti in università solo con il green pass, obbligo anche per personale scolastico e trasporti

Deborah Fruner, coordinatrice Udu Verona, commenta così il documento dei rettori veneti siglato lo scorso 6 agosto: «Un appello immotivato e superficiale nella sua richiesta di fondo, dal momento che i giovani hanno già dimostrato un alto livello di responsabilità in tutto il territorio, prenotandosi per la prima dose di vaccinazione in massa, non appena è stato possibile». La stessa Deborah Fruner quindi evidenzia che «i problemi rimangono ben altri e sono quelli che abbiamo lasciato all'inizio della pandemia, ancora irrisolti». In particolare, secondo Fruner «le opportunità offerte dal PNRR non sono state colte: poteva essere il momento per rifinanziare e dare dignità al mondo scolastico ed universitario, ma si è scelto di non intervenire in maniera incisiva per debellare i problemi strutturali, si è scelto di mettere semplicemente una toppa. In quest'ottica - sentenzia Fruner - un invito a vaccinarsi, dopo la responsabilità dimostrata dalla componente studentesca in questi mesi estivi, è una presa in giro».

Università ed obbligo green pass, la dichiarazione congiunta dei rettori dei quattro atenei del Veneto 

Sull'argomento è intervenuto anche Marco Nimis della Rete degli Studenti Medi del Veneto: «Come possiamo pensare di garantire un ritorno in aula sicuro con aule e mezzi di trasporto sovraffollati? Finora non è stato fatto nulla per risolvere questi problemi strutturali, che già abbiamo visto quanto si siano aggravati durante la pandemia. Serve un serio investimento, che sappia offrire un servizio di trasporti di qualità e capillare nel territorio, rispettando quindi anche le norme di capienza ridotta dettate dall’emergenza sanitaria. Non possiamo pensare che l’adozione di uno strumento come il green pass possa risolvere magicamente tutti i problemi».

Scarica la lettera di Udu e Studenti medi del Veneto indirizzata ai rettori

Oltre ai problemi strutturali di scuole e università, i rappresentanti di Udu Verona e Rete degli Studenti Medi del Veneto hanno quindi voluto analizzare anche lo stesso green pass quale strumento reso obbligatorio per gli universitari dall'1 settembre, nonché l'andamento della campagna vaccinale: «È stata portata avanti una campagna vaccinale per certi aspetti divisiva, improntata sull’obiettivo di vaccinare più persone nel minor tempo possibile, trascurando le esigenze comunicative e informative che una simile azione comporta. - ha detto ancora Deborah Fruner - Ora è necessario che scuole e università si adoperino per immunizzare il maggior numero di studenti possibile, mettendo a disposizione le infrastrutture necessarie entro l’inizio dell’anno, a partire da una corretta informazione e affiancando alla somministrazione di vaccini l’accesso a tamponi gratuiti per studentesse e studenti non ancora in possesso del green pass, come gli studenti internazionali Extra UE, o che rientrano in categorie di persone che non possono ricevere la somministrazione del vaccino».

Per chiarezza e complettezza, in merito a quest'ultima categoria, ovvero le persone che non possano essere vaccinate per comprovate motivazioni di salute o altre situazioni personali sulla scorta di parere medico, va rilevata l'esistenza del certificato di esenzione che, a tutti gli effetti, una volta ottenuto risulta equivalente al cosiddetto green pass. Le categorie degli "esentabili" sono state recentemente riassunte in un vademecum ufficiale stilato dalla Società Italiana di Medicina Generale con l'Istituto Superiore di Sanità ed il ministero della Salute.

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