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Il sogno dei Ragazzi della via Paal, riportare gli Strachi su Ponte Garibaldi

Sono Massimo Rosa, Francesco Tirozzi, Fabrizio Sordi e Luigi Depaoli. Una mozione del consiglio comunale ha dato il via al progetto che ora cerca sponsor

Si sono ribattezzati «Ragazzi della via Paal». Sono Massimo Rosa, Francesco Tirozzi, Fabrizio Sordi e Luigi Depaoli e sono uniti dal desiderio di rimettere sul ponte Garibaldi le quattro statue che un tempo i veronesi chiamavano "Strachi" per la posizione sdraiata dei quattro soggetti. Un desiderio perseguito con tenacia, fino a festeggiare il «Giorno dell'orgoglio dei Ragazzi della via Paal, alias i Strachi», come lo ha definito Massimo Rosa, quando è stata approvata all'unanimità dal consiglio comunale di Verona, la mozione di Paola Bressan.

La mozione è stata approvata nel febbraio scorso e prevede la valorizzazione di ponte Garibaldi «considerando anche di riposizionare in loco la reinterpretazione delle quattro statue o le copie fedeli alle originali». La mozione è stata dunque il punto di ripartenza di un progetto che ha bisogno di sponsor per essere realizzato.

Ponte Garibaldi potrà quindi ritornare all'aspetto precedente al 25 aprile 1945, giorno in cui saltarono in aria tutti i ponti di Verona. Le statue erano state plasmate in tufo una prima volta nel 1935, ed una seconda, nel 1939, in nembro rosato di Sant’Ambrogio di Valpolicella, poiché la prima versione era eccessivamente friabile agli agenti atmosferici. Opere dello scultore Ruperto Banterle, le statute degli "Strachi" erano la Madre, l'Agricoltura, il Nocchiero ed il Condottiero.

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