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I contrari al 5G si mobilitano anche a Verona, partita una raccolta firme

Un gruppo spontaneo di cittadini veronesi critici verso il 5G si appellano al sindaco affinché applichi il principio di precauzione prima di acconsentire all'installazione delle nuove antenne

Risale al marzo scorso, il protocollo d'intesa con cui il Comune di Verona, Agsm e Tim si sono accordati per l'implementazione della rete 5G nel capoluogo. Una tecnologia, quella del 5G, contro cui si sta formando in Italia un movimento di cittadini contrari, i quali temono che l'elettrosmog prodotto dal 5G possa nuocere alla salute. E anche a Verona si è formato un gruppo critico, riunitosi attorno alla pagina Facebook «Stop 5G Verona».

Per i critici veronesi del 5G, il Comune di Verona ha stretto un accordo con Agsm e Tim senza aver consultato enti competenti in materia. «Non si tratta di essere contrari alla tecnologia, ma di auspicarne lo sviluppo insieme alla tutela della salute pubblica - scrive il gruppo Stop 5G Verona - Per raggiungere lo scopo di avere case, autostrade e città "intelligenti" e connesse o auto a guida autonoma, saranno necessarie milioni di nuove stazioni base 5G sul territorio nazionale e internazionale e sono previsti 20.000 nuovi satelliti nello spazio che completino l'irraggiamento dell'intero pianeta. Questo significa che nessuno sarà in grado di evitare l'esposizione. Il timore che un'implementazione affrettata del 5G possa provocare effetti gravi e potenzialmente irreversibili sugli esseri umani e danni permanenti a tutti gli ecosistemi della Terra richiede un atteggiamento di massima prudenza e precauzione. Non tutto ciò che si può tecnicamente fare è giusto o lecito fare. C'è un punto di non ritorno che non va superato».

Il gruppo veronese ha iniziato ad agosto una raccolta di firme per richiedere al sindaco Federico Sboarina la sospensione dell'installazione delle antenne 5G. «Preoccupati per la portata globale del progetto e dall'assenza di studi che ne garantiscano l'innocuità per la salute e per l'ambiente - conclude il gruppo spontaneo di cittadini veronesi critici verso il 5G - ci appelliamo alla cittadinanza e al sindaco, quest'ultimo nel suo ruolo di garante della salute dei propri cittadini, affinché applichi il principio di precauzione prima di acconsentire all'installazione sul proprio territorio delle strumentazioni necessarie all'implementazione del 5G».

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