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Giro d'Italia ed Hellas nello stesso giorno, «Soldi più importanti della sicurezza»

Il 2 giugno il Giro si conclude a Verona, mentre al Bentegodi si gioca il match decisivo per la promozione in Serie A. La partita non è stata sposta e questo ha scatenato la reazione dell'Associazione Nazionale Funzionari di Polizia

La tappa finale del giro d'Italia e la partita finale dei playoff del campionato di Serie B si svolgeranno allo stesso giorno, il 2 giugno, e nella stessa città, Verona. L'ipotesi di un possibile cambio di data della gara del Bentegodi tra Hellas Verona e Cittadella è stata scartata ieri, 28 maggio, quando è stata presa le decisione di modificare solo il fischio d'inizio dell'incontro, spostandolo in avanti di mezz'ora.
E quindi la Festa della Repubblica per le forze dell'ordine veronesi sarà un giorno di lavoro intensissimo per garantire la sicurezza e del Giro d'Italia e della partita più importante della stagione di Hellas e Cittadella. Proprio per questo, con una nota ufficiale, si è fatto sentire il portavoce dell'Associazione Nazionale Funzionari di Polizia (Anfp) Girolamo Lacquaniti. E il passaggio più duro del suo intervento è questo: «Il fattore economico connesso agli incontri di calcio prevale su ogni altra considerazione anche relativa alla sicurezza delle persone e senza avere il minimo rispetto per l'impegno straordinario a cui saranno chiamati centinaia di operatori delle forze di polizia statali e locali».

Lacquaniti, che è anche comandante della Polizia Stradale di Verona, ha ricordato che già nel mese di aprile erano state espresse alla Lega di Serie B delle perplessità sulla concomitanza della tappa conclusiva del Giro d'Italia e della gara di ritorno della finale playoff di Serie B. «Riteniamo molto grave il fatto che il valore di queste perplessità sia stato considerato nullo davanti alle esigenze dei diritti televisivi che imporranno per Verona un impegno straordinario per garantire tutti i servizi di ordine e sicurezza pubblica per gli evidenti rischi connessi alla concomitanza di due eventi tanto importanti», ha commentato il portavoce dell'Anfp.

E nella memoria di Girolamo Lacquaniti ci sono anche le parole del ministro dell'interno Matteo Salvini, il quale aveva proposto l'introduzione di un contributo pagato dalle società sportive per sostenere le spese della sicurezza durante le manifestazioni calcistiche. «A conti fatti sarebbe sufficiente meno del 5% di quanto incassato annualmente per i diritti televisivi  - conclude Lacquaniti - Al ministro Salvini chiediamo di dare seguito concreto a quanto da lui stesso annunciato nel 2018 e di inserire una normativa già con il prossimo pacchetto sicurezza, affinché vi sia il giusto contributo economico da parte di chi trae profitti così cospicui tali da prevalere sulle indicazioni relative alla sicurezza e al buon senso. Come funzionari di polizia abbiamo il compito di denunciare pubblicamente come determinate logiche improntate esclusivamente agli interessi commerciali mettano a rischio la sicurezza e sottopongano a gravi sacrifici tante donne e uomini in uniforme».

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