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Il primo social hostel di Verona pronto ad aprire: sarà gestito anche da disabili

La struttura sarà inaugurata sabato 7 luglio in via Dalla Bona e metterà a disposizione dei turisti 30 posti letto, servizio colazione e osteria con bar e ristorante aperti a tutti

Come le più grandi città turistiche europee, anche Verona avrà il suo social hostel, un polo di aggregazione per giovani viaggiatori e veronesi, la cui gestione sarà affidata anche a persone con disabilità. Un progetto innovativo, voluto e realizzato dalla cooperativa sociale L’Officina dell’AIAS (Associazione Italiana Assistenza Spastici) presente a Verona dal 1964 e impegnata nell’offrire servizi a persone disabili e ai loro familiari.

La nuova struttura, che comprende l’ostello della gioventù “Stravagante” e l’osteria “Mangiabottoni”, aprirà alla città sabato 7 luglio. Dalle 10 del mattino, turisti e cittadini potranno visitare il nuovo social hostel in via Dalla Bona 8, in zona Porta Palio. Un edificio completamente libero da barriere architettoniche, accessibile a tutti, con servizi aperti a cittadini e turisti.

A pochi passi dal centro, dalla stazione e dalla vicina area camper del Comune, l’ostello con annessa osteria, è stato ricavato in un edificio completamente rinnovato, su una superficie complessiva di 800 metri quadrati. A disposizione dei turisti 30 posti letto, servizio colazione e osteria con bar e ristorante aperti a tutti.

Per la realizzazione del progetto, L’Officina dell’AIAS ha ottenuto un finanziamento a tasso zero di 1 milione 540 mila euro (da restituire in 25 anni) e il contributo di Fondazione Cariverona (420 mila euro) e Fondazione Cattolica (40 mila euro).

“Dopo dieci anni di lavoro e impegno, L’Officina dell’AIAS può festeggiare questo straordinario traguardo, un sogno che si è concretizzato e che merita di essere festeggiato da tutta la città – commenta l’assessore ai Servizi sociali Stefano Bertacco -. Il Comune non può che sposare questa nuova filosofia di servizio sociale, in cui la vocazione turistica della nostra città si apre alla cooperazione e diventa occasione di integrazione per ragazzi disabili. Sono pronto a scommettere sul successo di questa iniziativa, un luogo in cui viaggiatori da tutto il mondo si sentiranno come a casa, grazie anche al calore umano di persone davvero speciali”.

“Per noi l’Ostello rappresenta un traguardo di importanza strategica, in cui riponiamo grandi aspettative e speranze – afferma il presidente de L’Officina Claudio Cerpelloni -. Inizialmente saranno 10 le persone con disabilità coinvolte nella gestione di Stravagante Hostel e dell’Osteria Mangiabottoni, e verranno subito assunte tre persone svantaggiate. Ci siamo posti questo obiettivo nel lontano 2008 e solo con grande impegno e costanza siamo riusciti a portarlo a termine. Non è stato per niente facile arrivare fin qui, ma siamo convinti che il bello debba ancora venire, perché in questa avventura non siamo mai stati soli ma abbiamo avuto tanti compagni di viaggio che ci hanno incoraggiato e sostenuto”.

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