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Case vecchie, ma senza abusivi: la situazione immobiliare di Agec

L'azienda punta ad un miglioramento stanziando per il 2019 maggiori risorse economiche per i lavori di manutenzione e per l'assunzione di otto nuovi dipendenti

Grazie ad un costante lavoro di collaborazione tra Comune, Agec e polizia municipale, negli immobili di edilizia popolare non sono oggi presenti situazioni di abusivismo. Un lavoro di squadra che permette di garantire, ogni giorno, la costruzione di un percorso condiviso nella gestione della cosa pubblica e, in particolare, dei servizi a favore della collettività.

Lo ha dichiarato l'assessore alla trasparenza del Comune di Verona Edi Maria Neri, intervenuta oggi presentazione del patrimonio immobiliare Agec e delle future previsioni per la sua gestione. I principali risultati sono stati illustrati dal presidente di Agec Roberto Niccolai, insieme al direttore generale Giovanni Governo e ai rappresentanti del consiglio di amministrazione.

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Il patrimonio gestito da Agec conta complessivamente più di 6.500 unità, di cui circa 4.000 abitative: ogni anno l'azienda risponde alle esigenze dei cittadini veronesi assegnando circa 100 immobili a canone convenzionato alle famiglie in emergenza abitativa e 120 alloggi alle famiglie collocate nelle graduatorie dell'edilizia residenziale pubblica.

Agec ha deciso di potenziare ulteriormente gli investimenti per l'area immobiliare, aumentando il numero di interventi manutentivi straordinari e ordinari e incrementando il proprio organico per fare fronte a qualsiasi violazione di legge. Per 170 alloggi dei complessi residenziali di via Tunisi e 240 alloggi al Saval sono in progetto lavori di riqualificazione ed efficientamento energetico, che prevedono principalmente l'installazione del cappotto isolante esterno, la sostituzione dei serramenti e le migliorie dell'impianto termico.
Nel 2018 è stato messo in atto un piano di riqualificazione che ha riguardato circa 180 unità abitative e che ha previsto l'esecuzione di interventi complessi come la sistemazione e la riqualificazione delle centrali termiche, l'adeguamento delle autorimesse e la sistemazione dei cortili e delle cancellate di sicurezza. A questi vanno ad aggiungersi gli interventi di manutenzione ordinaria, per un totale di circa 5.000 operazioni e di un investimento di oltre due milioni di euro da parte dell'azienda quest'anno.

Agec ha inoltre aderito al Programma operativo regionale (Por), lo strumento attraverso cui la Regione del Veneto, grazie al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, ha iniziato a sviluppare dal 2014 un piano di crescita sociale ed economica in diversi settori con conclusione nel 2020. Il programma si declina in varie fasi, la prima delle quali è già stata avviata e prevede: nel 2018, interventi finalizzati al recupero di 9 alloggi collocati nelle circoscrizioni terza, quarta e quinta, e di altri 10 alloggi nel quartiere Borgo Roma nel 2019. Questo progetto contribuirà anche a velocizzare la riassegnazione dei 300 alloggi attualmente sfitti perché necessitano della messa a norma degli impianti e della rimozione di materiali inidonei alla salute e alla sicurezza.

L'azienda ha stanziato per il 2019 maggiori risorse economiche per i lavori di manutenzione e per il rafforzamento dell'ufficio tecnico dell'area immobiliare aziendale, pianificando l'assunzione di otto nuovi dipendenti con contratto di apprendistato. Le nuove risorse verranno regolarmente impiegate anche in attività di controllo per far fronte all'occupazione abusiva e, più in generale, a qualsiasi violazione di legge.

Ci troviamo di fronte ad una situazione di edilizia popolare sostanzialmente bloccata, considerando anche la vetustà degli edifici gestiti da Agec - ha comunque commentato il presidente Niccolai - il 40% ha 60 anni (114 edifici), il 21% ha 90 anni (60 edifici), il 28% ha più di 90 anni (80 edifici) e solo l’11% ha 30 anni (33 edifici). L'unica novità recente sono i 32 alloggi del cantiere Passalacqua, che saranno assegnati nel 2019 e destinati alle emergenze abitative. Certamente ci troviamo di fronte a una domanda crescente che Agec da sola non riesce a evadere, se non con l'avvicendamento delle assegnazioni a seguito di rilascio e riatto degli alloggi.

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