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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Morti sul lavoro a Verona, i sindacati: "Non pieghiamoci a questa normalità"

Giovedì, in poche ore, sono morti due lavoratori, uno a Poiano e l'altro a Minerbe. I segretari veronesi di Cgil, Cisl e Uil: "Abbiamo chiesto al governo regionale di giustificare la scarsità di risorse investite nella sicurezza sul lavoro"

È stato una giornata triste quella di ieri, 21 giugno, per il mondo del lavoro. Nel giro di qualche ora si sono registrati due incidenti mortali in provincia di Verona. Il primo a Poiano dove ha perso la vita Pasquale Misitano. Lavorava in un cantiere stradale di via Valpantena, quando è rimasto schiacciato da una pesante lastra di cemento. Il secondo a Minerbe, dove un 37enne del rodigino è stato travolto da un mezzo in movimento.

Due episodi che hanno scosso le sezioni locali dei sindacati che chiedono più sicurezza.

La scia di sangue e tragedia sembra non scalfire un'opinione pubblica locale che, con decisione quasi rabbiosa, invoca leggi speciali e atti di forza a tutela della loro sicurezza contro pericoli lontani, mentre accetta quasi supina, come fosse sacrificio inevitabile, che si possa morire di lavoro - scrivono i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil - Lavoro diventa sinonimo di pericolo, spesso sottovalutato, legato ad interessi economici invadenti, pressanti, che offuscano gli occhi di chi dovrebbe vigilare e tutelare le vite di chi gli affida il proprio presente, il proprio futuro, il proprio destino. Sono degli eroici suicidi, spesso artefici del proprio destino, le indagini e i resoconti giornalistici spesso parlano di tragiche fatalità, di disattenzioni, di fatti inspiegabili. Quello che rimane tragicamente reale sono le lacrime delle famiglie, gli occhi vuoti di mogli e figli che aspettano qualcuno che non tornerà mai. Noi non vogliamo piegarci a questa normalità, abbiamo chiesto al governo regionale che ha la responsabilità di gestire i servizi ispettivi delle Ulss, di giustificare la scarsità di risorse investite nella sicurezza sul lavoro, in particolare sulla esiguità del numero di ispettori impiegabili nella quotidiana verifica delle condizioni di sicurezza. Associazioni imprenditoriali che informano e formano gli imprenditori, sindacati che formano e assistono i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, devono trovare occasioni comuni di dialogo nei luoghi di lavoro, per superare quel concetto molto diffuso, che descrive spesso la sicurezza solo come un costo, un di più che grava sulle aziende, che toglie loro risorse da investire sulla produttività, che a quest'ultima bisogna piegare ogni diritto. Le leggi ci sono, bisogna applicarle e farle rispettare.

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