Siccità, ipotizzato sacrificio del Garda. Federalberghi: «Inutile e dannoso»
Si pensa di dare sollievo al Po e ai bacini più sofferenti prelevando l'acqua dal Benaco. De Beni, presidente degli albergatori gardesani: «Sarebbe mossa non risolutiva e aggraverebbe la situazione del lago»
Ambiente e agricoltura, ma anche turismo e animali. La siccità colpisce tutto e a tutti vengono richiesti sacrifici perché l'acqua è poca e sarà sempre di meno senza precipitazioni e con tanto caldo. Sacrifici che però devono essere sensati e portare un reale beneficio alla comunità. E per questo, Federalberghi Garda Veneto ha contestato la proposta di prelevare acqua dal Lago di Garda per aiutare altri bacini più in sofferenza.
«Troppe volte è stato toccato il delicato ecosistema lacuale per sopperire alle mancanze di altri - ha affermato il presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni - Sia come operatori che come residenti, nati e cresciuti sulle sponde del Garda, siamo stufi che il lago venga utilizzato solo nei momenti di emergenza e che il bacino debba correre in soccorso per risolvere i problemi: non ci sembra giusto. Secondo gli esperti, inoltre, svuotare il lago per aiutare il Po sarebbe una mossa non risolutiva per il fiume e aggraverebbe la situazione del lago, che già naturalmente durante i mesi estivi vede un calo del suo volume».
Il riferimento di De Beni è non solo ai momenti di siccità, in cui si richiede al Garda di cedere metri cubi d'acqua ad altri bacini, ma anche ai momenti di sovraccarico dell'Adige. E l'esempio più recente è stata la riapertura dello scolmatore Adige-Garda di Torbole nel 2018. «Più di una volta il Lago di Garda ha accolto quantitativi ingenti di acqua e altro materiale in arrivo dall’Adige, salvando l’intera città di Verona - ha spiegato De Beni - E questo non ha giovato al suo ecosistema. Sono eventi che vengono effettuati in emergenza, ma che dimostrano la mancanza di sensibilità politica nei confronti del Benaco».
Tornando al tema della siccità, Federalberghi Garda Veneto ha fatto notare che il lago viene scelto da veronesi e turisti da tutto il mondo per la balneazione, per gli sport acquatici e anche per la navigazione. Togliere acqua significherebbe abbassare i livelli del bacino e questo condizionerebbe o addirittura sospenderebbe queste attività.
Inoltre, diversi media stranieri stanno già diffondendo notizie allarmanti circa la mancanza di acqua nel lago. Il Garda può quindi diventare una meta meno appetibile per i turisti.
Alla luce di tutto ciò, Federalberghi Garda Veneto ribadisce che togliere metri cubi d'acqua al lago per sopperire ai bassi livelli idrici del fiume Po e alle difficoltà dell'agricoltura non rappresenti la soluzione, ma anzi un ulteriore destabilizzazione, con conseguenze considerevoli anche per i pesci del lago.
L'associazione di categoria è comunque disponibile ad affrontare il tema della siccità a tutela del lago di Garda. «Dobbiamo lavorare - ha concluso De Beni - consapevoli del fatto che situazioni di questo tipo saranno purtroppo sempre più la norma e non dobbiamo farci trovare impreparati. Molto farà, in questo senso, una cultura comune e condivisa fatta di comportamenti sostenibili. Infatti da tempo sensibilizziamo i nostri ospiti a un corretto uso delle risorse e ad evitare sprechi inutili».
(Pescatori prelevano pesci dal Tramigna per spostarli in Adige)
E come dimostrato anche dalla moria di pesci nel Tramigna a Soave, con il sindaco Matteo Pressi che ha autorizzato lo spostamento dei pesci vivi dal Tramigna all'Adige, la siccità mette a dura prova anche gli animali. Per questo anche l'Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) ha chiesto al Governo lo stato d'emergenza per tutelare anche la fauna. L'associazione animalista invita inoltre tutti a mettere in pratica delle piccole accortezze sia in campagna che in città: offrendo agli animali acqua e zone d’ombra e non tagliando e non potando il verde nel periodo della nidificazione.