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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Siccità, Ato: «In vista dell'estate i Comuni pensino già a regolamentare i consumi»

Il Consiglio di Bacino Veronese sta proponendo a ogni singolo Comune di adottare un codice di autodisciplina per l'utilizzo di acqua nei periodi di crisi idrica

Già da questo inverno, il Consiglio di Bacino Veronese (Ato) sta pensando all'eventuale siccità estiva. In questo mese di febbraio, l'ente che ha il ruolo di garante del servizio idrico integrato a Verona e provincia sta tenendo riunioni di zona con gli amministratori del territorio scaligero per approfondire alcuni aspetti della Carta del Servizio, ma anche per condividere le buone pratiche per l’utilizzo dell’acqua potabile e la tutela della risorsa idrica in vista dei mesi più caldi.

Affrontare la siccità estiva richiede l’adozione di procedure organizzative adeguate a tutti i livelli della filiera di chi utilizza l’acqua. E anche gli enti locali devono fare la loro parte, dando il buon esempio. Nei momenti di crisi idrica, infatti, bisogna adottare misure adeguate riducendo, a mano a mano dell’aggravarsi della situazione, tutti i consumi interrompibili.

L'Ato sta proponendo a ogni singolo Comune di adottare un codice di autodisciplina per regolamentare i consumi interni, con particolare riferimento ai consumi per l’irrigazione per le aree verdi comunali, per gli impianti sportivi, per le fontane decorative e tutto il resto. Vale a dire tutti i consumi non strettamente necessari e quindi interrompibili durante i fenomeni di crisi idrica.
La regolamentazione potrebbe avere diversi livelli e diventare più rigida al peggiorare delle condizioni di siccità, fino ad azzerare alcuni consumi non essenziali nei momenti più critici.

Il percorso di condivisione con le amministrazioni locali si concluderà entro il mese di maggio.

«Nei momenti di crisi idrica l’ente locale ha molte responsabilità, tra cui dare il buon esempio - ha spiegato il presidente di Ato Bruno Fanton - Ovvio che questo non risolve la siccità, ma può contribuire ad aumentare il livello di consapevolezza nella popolazione in merito alla situazione. Questo è il momento migliore per studiare un piano, cioè quando non si è in piena emergenza così da essere operativi per l’estate».

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