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A Filomena Lamberti, sfregiata con l'acido nel 2012, l'aiuto concreto di Meeters

La donna, per problemi economici, aveva abbandonato la speranza di curarsi. La start up veronese l'ha sostenuta con un contributo economico, affidandola poi alle cure del gruppo Biodermogenesi

Grazie alla sua comunità di 40mila persone, la start up veronese Meeters ha potuto offrire un importante sostegno economico a Filomena Lamberti, donna che nel 2012 era stata sfregiata con l'acido solforico e che aveva perso la speranza di intraprendere un percorso di rinascita.

Al centro di questo atto di solidarietà, l'evento televisivo "Women for Women against Violence - Camomilla Award". Evento che andrà in onda su Rai 2 il 4 giugno alle 17 e che è dedicato alle vittime di violenza. Vittime come Filomena Lamberti, aggredita dall'ex marito con l'acido solforico. Un'aggressione che l'ha segnata per tutta la vita, lasciandole cicatrici indelebili nel corpo e nell'anima.
Filomena, a causa di una misera pensione e del mancato risarcimento di cui avrebbe diritto, aveva abbandonato la speranza di curarsi e di alleviare quei segni indelebili sul suo viso e sul suo corpo. La sua storia, grazie ad un'altra vittima di violenza, Maria Antonietta Rositani, è arrivata all'organizzazione della kermesse, l'associazione Consorzio Umanitas, presieduta da Donatella Gimigliano, e al suo partner Meeters, una start up che unisce le persone attraverso la condivisione di esperienze attraverso itinerari e viaggi.
Meeters si è attivata subito per aiutare Filomena Lamberti con un contributo economico, affidandola poi alle cure del gruppo Biodermogenesi, che l’ha subito sottoposta ad una innovativa terapia medicale in grado di rigenerare la pelle anche con cicatrici.
Per la sua forza e il suo coraggio, Filomena Lamberti è stata premiata con il Camomilla Award, premio che le è stato consegnato dalla presidente dell'associazione Salvamamme Grazia Passeri.

«Abbiamo ospitato Filomena e la sua storia durante un evento online che ha molto emozionato sia l’azienda che la nostra community, composta da oltre il 70% donne - ha spiegato Silvia Federici, partnership manager di Meeters - per questo e per il valore della condivisione che è fondamentale per la nostra azienda, non potevamo che abbracciare e sostenere la sua rinascita».
«Quasi sempre si parla di chi muore e non ce la fa, Women for Women - ha spiegato Gimigliano - attraverso testimonianze autentiche, parla di vita e dà voce a chi non smette mai di combattere e vince ogni giorno, e lo fa raccontando anche il difficile percorso di rinascita che tante donne devono affrontare in solitudine, offrendo però un messaggio di speranza e incoraggiamento: dalla violenza, qualsiasi essa sia, si può uscire».

Al timone della kermesse, quest’anno nella versione "Celebrity Edition", perché ha dato spazio anche ai racconti di vita di celebrità, la coppia Arianna Ciampoli e Beppe Convertini. E la regia è stata affidata ad Antonio Centomani.
Oltre alla storia di Filomena, le testimonianze di Carolina Marconi, che ha raccontato la diagnosi di tumore al seno e il suo sogno sospeso di diventare madre; di Luca Tommassini, l’infanzia con un padre violento che ha mandato in coma la madre; e di Elga Magrini, che ha raccontato il suo percorso di cura contro il cancro al seno e l’insegnamento di vita che ne ha tratto.

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