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Venerdì, 26 Aprile 2024
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«Servizio Medico Distrettuale sia attivato anche nel capoluogo e nell'Est Veronese»

Adriano Filice, segretario del sindacato pensionati Cgil di Verona, è comunque contento per il nuovo servizio dell'Ulss 9 Scaligera che andrà a tamponare la carenza dei medici di base

Già la notizia del bando era stata apprezzata. Ed ora che il progetto è realtà, il sindacato dei pensionati della Cgil di Verona (Spi Cgil Verona) è soddisfatto, anche se spera in un rapido ampliamento.

A partire da domani, 19 settembre, si potrà contattare il nuovo Servizio Medico Distrettuale dell'Ulss 9 Scaligera. Un servizio che nei prossimi giorni sarà attivo solo nella Bassa e nell'Ovest Veronese e offrirà la stessa assistenza di un medico di medicina generale a tutti i veronesi che attualmente non hanno un medico di base. Un risultato raggiunto grazie all'accordo tra sindaci, Ulss e i sindacati dei medici Fimmg e Snami che permetterà di tamponare la carenza di medici di famiglia in alcune zone della provincia. Una sorta di "guardia medica diurna" che sarà sicuramente utile alla popolazione più anziana. E per questo, Spi Cgil Verona vede nell'attivazione di questo servizio un buona notizia, anche se non sfuggono al segretario Adriano Filice alcune criticità relative al decentramento delle sedi in cui i medici andranno ad operare.

Allo stesso tempo, Filice spera che il Servizio Medico Distrettuale possa essere attivato anche nel territorio del capoluogo e nell'Est Veronese, dove la carenza di medici di base non appare meno grave. «Ad agosto 2022 - ha ricordato Filice - 'Est Veronese contava ben 47 zone carenti di medici su un totale di 146 a livello provinciale. Mentre a Verona e nei comuni vicini alla città, le zone carenti sono solo 18 ma concentrate in punti specifici: in Lessina, nelle circoscrizioni 1, 2, 3, 6 e 7 di Verona, a Lavagno e a San Martino Buon Albergo. Tale condizione non appare destinata a migliorare nemmeno con la nuova tornata di assegnazioni che Azienda Zero sta eseguendo per il reclutamento di nuovi medici di base. Al bando hanno risposto, a livello regionale, soltanto 20 medici di base, di cui 2 provenienti da fuori regione e 18 medici diplomati. Di questi soltanto 6 (di cui un trasferimento da altra regione) risultano aver fatto domanda per lavorare in uno degli ambiti dell'Ulss 9. Il che potrebbe far calare da 146 a 140 il numero delle zone carenti nella provincia di Verona. Appare quindi necessario che i sindaci di Verona e dell'Est Veronese si mobilitino per arrivare ad una soluzione simile a quella già adottata negli altri distretti. E che si riprendano gli incentivi alle aggregazioni dei medici di base in medicine di gruppo».

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