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Dopo l'estate il ritorno a scuola con la mascherina? Il generale Figliuolo: «Molto probabile nel primo periodo»

Si punta sui vaccini dai 12 anni in su, attendendo nuove possibili autorizzazioni fino ai 6 anni, ma il prossimo anno scolastico è «molto presumibile» inizi ancora con la mascherina

Gli studenti si avviano in questi giorni verso gli esami di maturità, ma lo sguardo è proiettato già a settembre. L'Italia nell'era Covid come tornerà sui banchi di scuola dopo l'estate? Qualche indicazione al riguardo, tra le righe, è emersa dalle parole del generale Francesco Paolo Figliuolo, il commissario straordinario per l'emergenza Covid, il quale in un'intervista a Radio24 ha detto che, anzitutto, «l'architrave del discorso scuola per riaprirle in presenza e in massima sicurezza è la vaccinazione». In particolare, il generale ha evidenziato come già oggi sia possibile vaccinare gli studenti dai 12 anni in su «e non è detto che non si aggiungano nuove autorizzazioni nel frattempo e si arrivi fino ai 6 anni».

A fianco però della campagna di vaccinazione, il generale Figliuolo ha spiegato anche che «ovviamente continueremo con le misure di tracciamento e di diradamento che sono misure molto importanti, quindi è molto presumibile ancora la mascherina, almeno per un primo periodo d'inizio anno scolastico». Dal canto suo il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi fa sapere di «contare molto sul tema della vaccinazione dei ragazzi», mentre i sindacati non paiono aver gradito le affermazioni del commissario Figliuolo: «È una notizia non piacevole: molti genitori quest'anno hanno denunciato i dirigenti scolastici perché non volevano che i figli tenessero questi dispositivi in classe. Ci auguriamo che venga ridefinito o puntualizzato un piano», ha dichiarato all'Ansa la segretaria della Cisl Scuola, Maddalena Gissi.

Nel frattempo in Veneto ad intervenire polemicamente sul tema "scuola" è la consigliera regionale veronese del Pd Anna Maria Bigon, la quale in una nota spiega: «Alla riapertura delle scuole deve essere assolutamente raggiunta l’immunità di gregge, occorre dare quindi una nuova accelerata sui vaccini, perché a questo ritmo non ce la facciamo. Snocciolare quotidianamente primati in conferenza stampa serve a poco se poi non riusciamo a centrare gli obiettivi più importanti». La stessa consigliera regionale dem Anna Maria Bigon aggiunge poi che nella giornata di mercoledì 9 giugno «nel report sul sito del Governo, il Veneto risulta in 12 esima posizione con il 92,5% delle dosi somministrate rispetto a quelle consegnate; ma non è un dato che ci preoccupa. A differenza dell’immunità di gregge: i ragazzi hanno già pagato un prezzo pesante con la pandemia e hanno mostrato grande senso di responsabilità aderendo in massa, quelli con l’età minima, alla campagna vaccinale. Dobbiamo ricompensarli - conclude Anna Maria Bigon - garantendo a settembre un rientro in classe in totale sicurezza e per riuscirci è necessario imprimere un nuovo slancio alle somministrazioni».

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