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Rete degli Studenti Medi: «Bene rientro in classe. Ora tamponi, Ffp2 gratis e obbligo vaccini agli studenti»

Camila Velotta della Rete Studenti Medi a Verona spiega: «Abbiamo molta più paura di ammalarci in autobus per andare a scuola che dentro alle nostre classi»

Anche a Verona si è quest'oggi, lunedì 10 gennaio, tornati in classe, scuole superiori incluse, nonostante una fase di incertezza che si trascina ormai dall'intero periodo delle vacanze natalizie. La Rete degli Studenti Medi indica nelle «linee guida del ministero dettate a pochi giorni dal rientro», così come nella «proposta di Zaia di posticipare l'inizio delle attività didattiche» e nella «paura di studenti e studentesse per un nuovo possibile periodo di didattica a distanza», alcune delle principali «preoccupazioni condivise» da molti in questa fase.

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Camilla Velotta, coordinatrice della Rete degli Studenti Medi di Verona, spiega: «Quello di oggi è un rientro fondamentale per noi ragazzi. Allo stesso tempo lo abbiamo vissuto immersi nel caos, a causa di un governo e una Regione incapaci di dare indicazioni serie per tempo e affrontare i nodi più complessi del problema sanitario, come quello dei trasporti. Siamo rimasti sconfortati in tutto questo dalle dichiarazioni di Zaia di ieri sulla proposta di rinvio delle attività didattiche di ulteriori due settimane. In primo luogo - chiarisce Camilla Velotta - perché questo aprirebbe a una pericolosissima possibilità di ritorno alla Dad, e in secondo luogo perché ci chiediamo come potrebbe mai la Regione in due settimane riuscire a sopperire a quello che non è riuscita a fare in tre anni sul fronte del trasporto pubblico regionale. Servono investimenti, corse, autisti e mezzi in più, cose che chiediamo dall'inizio della pandemia. Abbiamo molta più paura di ammalarci in autobus per andare a scuola che dentro alle nostre classi».

Tra le proposte per salvare la scuola in presenza, avanzate dagli studenti della Rete, figura anche quella di procedere ad un «investimento concreto e mirato» per rendere «tamponi e mascherine Ffp2 gratuite a giovani e studenti».  La Rete degli Studenti Medi ribadisce infine che «le nostre scuole sono sicure, molto più di altri luoghi che diamo tutti per scontato debbano restare aperti». Anche a fronte di tali considerazioni, si legge nella nota, «questa ripartenza va garantita per la salute didattica e soprattutto mentale di tutti noi. Serve però un impegno delle istituzioni nel garantire screening, Ffp2 e tamponi gratuiti a tutti gli studenti, andare a scuola e farlo in sicurezza per se stessi e per gli altri non può essere un lusso e un costo a carico delle famiglie».

Su un altro versante, la stessa Rete degli Studenti Medi torna a chiedere l'allargamento dell'obbligo vaccinale anche agli alunni dopo che è stato previsto per gli over cinquantenni: «Il problema sostanziale - si legge in conclusione della nota della Rete degli Studenti Medi - è differenziare le opzioni di didattica tra studenti vaccinati e non: essendo la maggior parte degli studenti minorenne, e quindi impossibilitata a prendere una scelta da sola in merito al vaccino, il rischio è quello di trovarsi negato il diritto allo studio in presenza per una scelta dei genitori. L'obbligo vaccinale per gli over 50 è stato un passo avanti importante, avremmo auspicato si riuscisse ad allargarlo anche agli studenti».

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