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Sciopero alla Bluecity. «Contratto adeguato, ora vogliamo gli arretrati»

La mobilitazione è stata organizzata dalla Cgil Filt di Verona davanti al magazzino che opera nella catena del freddo per numerose sigle della grande distribuzione alimentare

Questa mattina, 18 aprile, trenta lavoratori dell'appalto Bluecity hanno dato il via ad uno sciopero per ottenere gli arretrati salariali. La mobilitazione è stata organizzata dalla Cgil Filt di Verona davanti al magazzino che opera nella catena del freddo per numerose sigle della grande distribuzione alimentare.

Come spiegato dal segretario generale Cgil Filt Verona Raffaello Fasoli, nel settembre scorso i lavoratori hanno vissuto un cambio di appalto. «Grazie all'intervento del sindacato - ha detto Fasoli - è stato adeguato il contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento, da multiservizi a merci-logistica, con conseguenti benefici dal punto di vista soprattutto economico. Ora quello che chiediamo è che siano riconosciute, da parte della vecchia cooperativa e dalla committenza, anche le differenze salariali accumulate per tutti gli anni che i lavoratori hanno operato sotto un regime contrattuale inadeguato».

Il monte salariale arretrato è stato stimato in circa 300mila euro, quindi sarebbero 10mila euro per ogni lavoratore. Le trattative finora intavolate non hanno dato esiti soddisfacenti per i lavoratori. La proposta di committenza e vecchia cooperativa è di 60mila euro complessivi, meno di un quinto di quanto valutato inizialmente. «Per questo siamo arrivati allo sciopero - ha concluso Fasoli - Stamattina erano presenti sul posto di lavoro praticamente solo gli impiegati. I camion sono entrati ma non sono stati scaricati e la merce non è stata stoccata. Chiediamo che si ritorni al più presto al tavolo di contrattazione, ma questa volta su basi più realistiche, in modo che la situazione venga quanto prima normalizzata».

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