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Martedì, 16 Aprile 2024
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Sciopero Atv, l'azienda minimizza e i sindacati minacciano nuove proteste

Per il direttore generale non è possibile un aumento di costi, mentre ci si prepara al bando della Provincia per l'assegnazione del servizio del trasporto pubblico. Ma i rappresentanti dei lavoratori sono pronti a discutere un accordo

Si è svolto nelle ore pomeridiane e serali di ieri, 11 settembre, lo sciopero dei lavoratori di Atv, evitando così grossi disagi a studenti e famiglie nel primo giorno di scuola.

Le ragioni della protesta sono stati spiegati dai sindacati Filt-Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Slm Fast e il tutto si può sintetizzare con il mancato ascolto delle esigenze dei lavoratori da parte dell'azienda. Le organizzazioni sindacali parlano di «grave e preoccupante emergenza salariale» all'interno dell'azienda dei trasporti veronesi, un situazione testimoniata da una trentina di dimissioni presentate negli ultimi mesi, soprattutto dagli autisti, insoddisfatti della remunerazione. «Gli stipendi bassi e la conseguente fuga di autisti, però, non sono soltanto dati statistici perché la qualità del servizio e la sicurezza sui mezzi pubblici rischia di subire pesanti ripercussioni - proseguono i sindacati - Uno stipendio basso e una carenza strutturale di lavoratori, infatti, impongono molto lavoro straordinario. E spesso questa necessità provoca la violazione del tetto massimo di 300 ore annuali di lavoro straordinario».

Atv ha replicato minimizzando. Un aumento dei costi per il personale sarebbe difficile da sostenere per un azienda che vuole far quadrare i conti in vista del bando per l'assegnazione del servizio di trasporto pubblico indetto dalla Provincia di Verona. Inoltre, la rappresentanza sindacale non sarebbe molto estesa tra i lavoratori e non ci sarebbe nessun pericolo di superare la soglia massima di straordinari. Insomma, anche per il direttore generale di Atv Stefano Zaninelli, i sindacati esagerano nella loro descrizione delle condizioni dei dipendenti.

A questo punto le opzioni sono due: la prima è che Zaninelli non conosce realmente le difficoltà economiche dei lavoratori, la seconda è che mente spudoratamente, perché gli stipendi sono realmente bassi e la sicurezza è davvero a rischio - replicano i sindacati - Lo sciopero ha registrato un'adesione superiore all'85% da parte degli autisti e i problemi che abbiamo evidenziato sono reali e non possono in alcun modo essere sottovalutati da Atv. Ribadiamo di non essere più disponibili a tollerare situazioni che mettono a rischio la sicurezza degli utenti e ad accettare condizioni economiche che umiliano i lavoratori. Ma siamo disponibili a sottoscrivere un accordo con Atv che abbia validità al termine della gara per l'assegnazione del servizio. Auspichiamo che si possa trovare in tempi ragionevoli una soluzione che possa soddisfare tutti i soggetti e di conseguenza eviti ulteriori e maggiori disagi ai cittadini e ai turisti della nostra provincia. Diversamente saremmo costretti a dichiarare un ulteriore sciopero di 24 ore e a chiedere allo Spisal e all'Ispettorato del Lavoro di effettuare verifiche sugli eventuali superamenti dei limiti di legge in materia di prestazioni di lavoro straordinario.

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