Salari, carichi e sicurezza sul lavoro, scioperi in quattro aziende metalmeccaniche
Alla Riello di Legnago gli operai chiedono di ridiscutere i tempi di lavoro sulle nuove linee di montaggio. Alla Baumann, alla Fromm e alla Littelfuse, i dipendenti vogliono il rinnovo dei contratti aziendali
Hanno diverse motivazioni ma hanno scelto lo stesso giorno per protestare i lavoratori di alcune importanti aziende metalmeccaniche veronesi. Oggi, 6 giugno, da Legnago a Caprino e a Cavaion, giornata di mobilitazione per centinaia di operai e operaie.
L'azienda più grande in cui oggi si è scioperato è la Riello di Legnago che produce bruciatori per caldaie e che ha oltre 400 dipendenti. Alla Riello, le rappresentanze sindacali unitarie, insieme alle organizzazioni sindacali, avevano già indetto da qualche giorno il blocco degli straordinari ed oggi hanno osservato un'ora di sciopero per turno, organizzando assemblee nel piazzale esterno ed un presidio generale dalle 13 alle 15. Le lavoratrici e i lavoratori vogliono sottolineare la necessità di ridiscutere tempi e carichi di lavoro sulle nuove linee di montaggio per tutelare la salute e la sicurezza sul posto di lavoro.
(Sciopero alla Baumann)
Chiedono invece il rinnovo dei contratti aziendali i lavoratori della Baumann di Cavaion Veronese, della Fromm di Caprino Veronese e della Littelfuse di Legnago, anche loro oggi in sciopero.
(Sciopero alla Littelfuse)
«Le mobilitazioni decise dai lavoratori e dalle lavoratrici confermano la centralità dei temi della sicurezza e dei salari, due nervi scoperti della ripresa post-Covid che non possono più essere tenuti sottotraccia - ha commentato Martino Braccioforte, segretario generale di Fiom Cgil Verona - La sicurezza sul lavoro è una vera e propria emergenza nazionale. E l’inflazione sta fortemente limitando il potere di acquisto delle famiglie dei lavoratori e delle lavoratrici in misura ormai insostenibile».
