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Traforo, Sboarina: «Ora pensiamo ad un nuovo passaggio a nord»

Per il sindaco di Verona, quello del traforo delle Torricelle tosiano è un capitolo chiuso dopo la sentenza del Consiglio di Stato. Ma resta in piedi l'idea di un collegamento rapido tra est e ovest della città

Il Consiglio di Stato ha depositato la sentenza che, sul progetto del traforo delle Torricelle, ha dato ragione agli uffici tecnici comunali di Verona. Gli atti che avevano adottato il 7 aprile 2017 erano legittimi, visto che l'opera non era più economicamente realizzabile. Giusta dunque la revoca per l'affidamento del project financing all'Associazione Temporanea di Impresa capeggiata da Technital. Il ricorso al Tar, comunque, non è stato inutile per Technital. All'azienda è stato riconosciuto che le mancata bancabilità del traforo era dovuta alla sopraggiunta crisi economica e quindi il Comune di Verona non otterrà gli otto milioni di euro cauzione.

Con la sentenza del Consiglio di Stato, il vecchio progetto sul traforo delle Torricelle è per il Comune di Verona un capitolo chiuso. «Il progetto del traforo, così come era stato pensato dalla precedente amministrazione, era già morto anni fa - ha commenta il sindaco Federico Sboarina - La sentenza del Consiglio di Stato non ha fatto altro che certificarlo in via definitiva. Un provvedimento atteso sia dal punto di vista politico ma anche da quello pratico. Da oggi, infatti, tramonta del tutto la parola traforo e possiamo lavorare ad un nuovo progetto per l’attraversamento a nord della città, indispensabile per dare soluzione al problema del traffico cittadino».

Dunque discorso chiuso sul traforo, ma discorso apertissimo su di una nuova strada che colleghi rapidamente est ed ovest di Verona passando da nord. Un'idea che Sboarina aveva già lanciato, ma che non voleva portare avanti ufficialmente perché il capitolo traforo delle Torricelle era aperto. Ora però quel capitolo è chiuso e Sboarina guarda al futuro, puntualizzando il passato. «Si sono persi anni», ha detto il sindaco, sottolineando «la grave responsabilità di chi ha sempre difeso quel progetto di traforo descrivendolo come l’unica soluzione possibile e fattibile. Era invece evidente già allora che non era più realizzabile: le condizioni erano cambiate, il progetto non era più finanziabile e nessuna soluzione alternativa era arrivata dai concessionari. Per anni, i cittadini sono stati presi in giro, con bugie su un'opera che, di fatto, era morta molto tempo prima».

Così come, bugie sono state dette sulla nostra posizione - prosegue Sboarina - Riteniamo di fondamentale importanza per la città un passaggio a nord. Stiamo già lavorando a soluzioni non di facciata, ma realizzabili. Sarà un'opera compatibile con le indicazioni del Pums, che ci aiuterà a trovare la versione migliore. Di certo non sarà una tangenziale in città, ma una strada urbana che collegherà i quartieri da est ad ovest. E, soprattutto, sarà un’opera sostenibile economicamente.

«Il Pums è uno strumento fondamentale per pianificare la viabilità dei prossimi anni, da cui emergerà un ventaglio di soluzioni possibili per risolvere i problemi del traffico, tra cui anche il passaggio a nord delle Torricelle - ha spiegato l'assessore Luca Zanotto - Solo allora saremo in grado di pianificare la mobilità del futuro, tenendo in considerazione che il traffico si risolve non solo creando infrastrutture, ma anche potenziando il trasporto pubblico e la mobilità attiva».

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