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Santa Lucia, 75 anni dopo, ricorda il bombardamento che la devastò

Era il 28 gennaio 1944 quando gli aerei americani sganciarono centinaia di bombe sul quartiere di Verona per colpire la stazione di Porta Nuova, provocando molte vittime civili

Il 28 gennaio del 1944, i bombardieri americani, con l’obiettivo di colpire la stazione di Porta Nuova, sganciarono centinaia di bombe su Santa Lucia. Il quartiere venne duramente colpito: fu devastata la stazione, distrutti lo snodo ferroviario, le strade, le fabbriche. Purtroppo, il bombardamento provocò anche molte vittime civili con numerose case che andarono distrutte.

In occasione del 75° anniversario di quel tragico bombardamento, lunedì prossimo 28 gennaio, l’Assessorato al Decentramento e la 4ª Circoscrizione hanno organizzato una giornata di ricordo e commemorazione. Il programma delle iniziative è stato presentato, in sala Arazzi, dall’assessore al Decentramento Marco Padovani, dal presidente della 4ª Circoscrizione Carlo Badalini, dal presidente dell’associazione Artiglieri di Verona Giuseppe Fratton e dai rappresentanti dei Gruppi Alpini di Golosine, Santa Lucia e Madonna di Dossobuono.

La giornata prevede il coinvolgimento anche degli alunni delle scuole medie che, oltre alla posa delle corone commemorative nei luoghi simbolo del bombardamento, potranno assistere alla conferenza storica “Santa Lucia sotto le bombe”. Alla sera, a partire dalle 20.30, l’associazione S. Lucia proporrà a tutti i cittadini, al Centro Culturale 6 Maggio di via Mantovana, il racconto di quei tragici eventi attraverso proiezioni, foto inedite e testimonianze di chi visse il bombardamento.

«Questo drammatico avvenimento – ha detto l’assessore Padovani – ha segnato in maniera indelebile Santa Lucia e i suoi abitanti. Il quartiere pagò un altissimo tributo di sangue e la distruzione fu tale che, ancora oggi, a 75 anni da quel giorno, il ricordo di chi visse quei momenti è chiaro e vivido. L’amministrazione ha voluto celebrare questo anniversario perché non vada dispersa la memoria di quel dramma e perché i più giovani possano conoscere e riflettere sui fatti che avvennero».

«Le celebrazioni – ha detto Badalini – ricordano un evento che ha segnato profondamente l’identità storica dei nostri quartieri. Crediamo che, da quegli avvenimenti dolorosi, possa nascere una memoria condivisa in grado di unire le persone della nostra comunità».

Gli eventi e le cerimonie di commemorazione, in programma lunedì 28 gennaio, sono liberi e ad accesso gratuito.

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