Approvata legge regionale per i "Risparmi in Sanità", Zaia: «Sono i cittadini del Veneto ad averne diritto e beneficio»
Ass. Lanzarin: «Ci consentirà di finanziare nuove partite sul fronte sociosanitario». In Gazzetta anche la misura per i fondi destinati a recuperare le prestazioni sanitarie sospese a causa della pandemia
«Quello sanitario è uno dei settori di spesa più rilevanti e, non a caso, è uno dei temi forti della nostra richiesta di autonomia. La legge regionale appena approvata in Consiglio regionale stabilisce, una volta per tutte, che, erogati adeguatamente i Lea, i risparmi disponibili nel bilancio di esercizio del Veneto possono essere impiegati per ulteriori finalità sanitarie». Con queste parole il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha commentato l’approvazione avvenuta nei giorni scorsi a Palazzo Ferro Fini del disegno di legge "Risparmi in Sanità" in cui viene stabilito che, anche a fronte dello stress e del dispendio a cui è stato sottoposto il sistema sanitario regionale, per gli interventi a beneficio della salute la Regione potrà attingere all’avanzo di amministrazione.
«Una legge - ricorda Zaia - che è la conseguenza diretta della nostra vittoria alla corte costituzionale di fronte alla quale dovemmo resistere contro l’impugnativa del governo per l’attivazione del corso di laurea in Medicina e Chirurgia a Treviso. Avevamo ragione noi, semplicemente ci hanno fatto perdere due anni. A volte anche quello che sembra ovvio - sottolinea il presidente Zaia - deve trovare un fondamento in punta di diritto. E sono i cittadini del Veneto ad avere diritto che a beneficio della loro salute vadano impiegate tutte le risorse disponibili a cominciare, e soprattutto, da quelle che non sono una concessione da parte di nessuno ma frutto di un’amministrazione che funziona, di conti che sono in ordine, di investimenti numerosi e importanti ma sempre oculati e pertinenti».
Soddisfazione al riguardo è stata espressa anche dall'Ass. Manuela Lanzarin: «Poter utilizzare i risparmi ottenuti dopo aver erogato correttamente i Livelli Essenziali di Assistenza, - spiega l'Ass. Lanzarin - ci consentirà di finanziare nuove partite sul fronte sociosanitario, valutando di volta in volta le necessità sul tappeto. Un’arma in più per rispondere alle necessità della gente».
Secondo quanto riportato inoltre dal quotidiano L'Arena, corrisponde a circa un milione e duecentomila euro il piano avviato dalla stessa Regione Veneto per il recupero di visite, interventi e screening rimasti sospesi a causa della pandemia. Il finanziamento per Verona sarebbe infatti così riparttito: circa 559 mila euro per la Ulss 9 Scaligera ed altri circa 589 mila euro per l'Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona. L'intero fondo in Veneto sarebbe di oltre 6 milioni di euro. La misura che risalirebbe ad una delibera dello scorso dicembre, è stata qualche giorno fa pubblicata in Gazzetta ufficiale.