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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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A22 e altre infrastrutture venete, ministro Salvini spinge sull'acceleratore

Il vicepremier ha incontrato prima i soci di Autobrennero e poi il presidente della Regione Luca Zaia, garantendo massimo impegno per rispondere positivamente alle aspettative del territorio

Sulle infrastrutture venete il vicepremier e ministro Matteo Salvini vuole accelerare, dando via libera a tutte le proposte provenienti dal territorio. Lo ha ribadito ieri mattina, 9 novembre, lo stesso Salvini in due incontri, il primo con i rappresentanti di Autobrennero, la società che gestisce la A22, e il secondo con il presidente della Regione Luca Zaia.

Sulla A22, il ministro Salvini ha assicurato tempi chiudere l'iter amministrativo sul project financing e far partire così i 7,2 miliardi di investimenti previsti nella proposta progettuale. E durante l'incontro di ieri è stato fatto anche il punto sull'annosa questione delle limitazioni di transito al Brennero, rispetto alla quale è allo studio una proposta comune che il ministro porterà all'attenzione della Commissione Europea e del Governo austriaco.
«L'incontro con il ministro Salvini - ha spiegato il sindaco Damiano Tommasi - è servito per ribadire la compattezza di tutti i territori interessati alla presentazione del progetto in vista del rinnovo della concessione per i prossimi 50 anni. Un piano ampio e innovativo della A22 che significa infrastrutture, viabilità, connessione con il Nord Europa e gli altri Paesi. Le tempistiche della messa a terra di questa proposta progettuale ovviamente sono importanti, così come lo è stato il confronto al dicastero che testimonia la coesione dei territori e evidenzia ancora di più l'importanza dal punto di vista istituzionale del loro ruolo all'interno dell'azienda».
«I tempi strettissimi con cui il ministro Salvini, da poco insediatosi, ha accordato l'incontro con i soci di Autobrennero, sono la dimostrazione della consapevolezza di quanto sia strategico, per i territori attraversati dall'A22, avere risposte celeri - ha commentato il presidente della Provincia di Verona Manuel Scalzotto - Il piano della società per la nuova concessione prevede investimenti che hanno pochi precedenti lungo la viabilità tra Trentino-Alto Adige, Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna. Investimenti, quali la terza corsia o lo sviluppo intermodale, che potranno avere ricadute fondamentali sul territorio veronese, la cui vocazione logistica, produttiva e turistica è riconosciuta a livello internazionale».
«Abbiamo chiesto al ministro che il procedimento possa essere portato avanti più velocemente possibile, in particolare la conferma della fattibilità tecnica, la procedura di partecipazione della popolazione e, in parallelo, per non perdere altro tempo, anche l'acquisizione delle perizie necessarie - ha aggiunto ad Ansa il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher - Quello per il rinnovo della concessione dell'A22 è un progetto molto importante, perché sono previsti grandi investimenti per renderla "verde", rispettosa dell'ambiente, dotandola, ad esempio, di stazioni di rifornimento degli autoveicoli a idrogeno, per garantire i flussi di traffico e la sicurezza».
E il presidente della Regione Trentino Alto Adige Maurizio Fugatti ha concluso: «Quello della A22 è uno dei progetti più rilevanti a livello europeo e sarà caratterizzato da una forte impronta ecosostenibile. Un esempio di sostenibilità ambientale, grazie anche a investimenti digitali sul tratto autostradale, che guarda a una visione non solo regionale e nazionale, ma anche europea».

Con Zaia, invece, Salvini ha approfondito lo stato dell’arte sulla Pedemontana Veneta, sulle concessioni autostradali, sul possibile ingresso di Anas in Veneto Autostrade, sulla terza corsia della A4 Venezia-Trieste e sul sistema portuale che coinvolge Venezia, Porto Marghera e Chioggia. Il ministro ha garantito e confermato massimo impegno per rispondere positivamente alle aspettative del territorio.
«L’incontro è andato molto bene. Abbiamo parlato di vari argomenti di viabilità e grande viabilità, dai cantieri della terza corsia dell'A4, alla portualità, dagli investimenti sulle strade Anas, ai cavalcaferrovia, fino a tutta la partita di Concessioni Autostradale Venete (Cav) - ha commentato Zaia - Cav per noi significa un importante concessionario pubblico che gestiamo con Anas. Ora si occupa solo del Passante di Mestre, ma potrebbe essere un grande interlocutore anche per altre infrastrutture, nell’ottica dell’idea che abbiamo di creare una grande holding autostradale nella nostra regione». E rispetto ai cantieri della Pedemontana, Zaia ha detto che «si sta per chiudere il tracciato del più grande cantiere in Italia con 94,5 chilometri di percorrenza, 36 Comuni attraversati, 14 caselli, 2 miliardi 258 milioni di investimento. A fine anno, avremo l’innesto sull’autostrada A 27 e per la primavera 2023 anche il completamento fino a Montecchio, nel Vicentino, quando l’arteria sarà di fatto tutta percorribile».

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